Una poesia per Stefano Tangimax, il vuoto nel cuore dei “Tangini”

Il ricordo commosso di un amico a due settimane dall’incidente


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di Enrico Scano

Oggi voglio ricordare un amico che purtroppo non c’è più. Sono passate solo due settimane (sembra un secolo) da quando un incidente stradale se l’è portato via assieme a un altro giovane uomo alla fine di quella maledetta domenica sera d’ottobre che era stata molto estiva e piacevole ma che poi ha avuto quel tragico epilogo che non avremmo mai voluto. Lo shock è stato immenso e ancora non ci siamo ripresi da questo grande lutto. Siamo increduli. È veramente un momento difficile.  Il nostro amico si chiamava Stefano e la sua scomparsa è stata pianta da centinaia di persone. Perché Stefano non solo era una persona veramente fantastica ma era anche un bravissimo istruttore di fitness e palestra, molto conosciuto in zona e amato da tutti per quel suo carattere solare e sorridente alla vita. Era sempre disponibile con tutti, affettuoso, allegro, aveva una parola e attenzioni verso chiunque, si informava spesso sulle novità delle nostre vite, sui nostri successi e sulle nostre difficoltà. E si faceva spesso carico persino dei problemi altrui. Il suo ruolo non era quindi solo del semplice istruttore di palestra che ti segue nell’allenamento, era molto di più. Per molti era un vero e proprio confessore e dispensatore di consigli, un fratello maggiore, un padre. Ogni volta che mettevo piede in palestra (la sua seconda casa, o forse proprio la prima vista la sua immensa passione per lo sport), mi guardavo intorno e sentivo che tutti lo chiamavano a sé: Stè! Stè! Puoi venire qui? Ti devo dire/chiedere una cosa! Ognuno lo voleva un po’ per sé. Tutti desideravano un suo cenno e la sua approvazione. La stima e l’affetto che si provavano per lui erano veramente tangibili, sotto gli occhi di tutti.

Stefano c’era sempre per chiunque. Aveva dei nomignoli per tutti tipo Ninetto o Ciccio e lui stesso era Stefano Tangimax. I suoi allievi li chiamava i suoi Tangini. Ora fa tanto male pensare che all’improvviso lui non ci sia più qui con noi. Si può dire di tutto ma la verità è che in questi casi non c’è veramente nessuna consolazione. Non ci sono davvero parole. La sua mancanza si fa sentire tanto. Una persona così speciale non doveva andarsene così presto. La palestra sembra vuota senza la sua presenza e la sua voce allegra. E sicuramente anche la sua casa sembra così a sua moglie e alla sua famiglia. Tutti noi ci immaginiamo che lui ci stia guardando mentre ci alleniamo. Che in qualche modo ci guidi.

Avant’ieri sono andato a trovarlo al cimitero. È stato straziante tornare lì e vedere la sua foto su quella lapide. Fa davvero molto senso. A tutti noi sembra irreale. Sembra impossibile sia successo veramente. Ripeto, non ci sono davvero parole ma solo tanto, tanto dolore. Siamo tutti inconsolabili e si cerca di farsi forza gli uni con gli altri. Ma è difficile. Come ha detto giustamente uno dei suoi più grandi amici, a volte fingere di sembrare forti non è sufficiente.

Ho deciso di scrivere questo post per ricordarlo e per dire a tutti quelli che non lo conoscevano che persona splendida era. Su Facebook chi gli era molto vicino ha aperto una pagina dedicata a lui dove tutti noi giornalmente gli scriviamo messaggi come se gli stessimo parlando ancora e dove condividiamo la sua musica preferita e i nostri pensieri con lui. Ancora una volta Stefano ha fatto un piccolo miracolo. È riuscito ad avvicinarci tutti, noi tutti giovani frequentatori della palestra. Ora ci vogliamo tutti più bene anche tra di noi e lui è e sarà il nostro denominatore comune.

Cliccando su questo link ->  Addio a Stefano, l’istruttore amato da tutti <- chi lo vuole può leggere un piccolo articolo che Casteddu online, un giornale locale di Cagliari, gli ha dedicato per ricordarlo.

Per lui io invece ho scritto una poesia che ho intitolato RUGHE e che posto qui sotto:

RUGHE – Scritta per Stefano e dedicata a Stefano e a tutti i nostri cari che non ci sono più:

Una nuova ruga

è spuntata oggi sul nostro viso.

Una nuova ruga,

adesso che non ci sei più.

Segue la scia delle lacrime

versate per la tua triste partenza.

Sarà il segno del tuo ricordo

che ci farà compagnia,

che sopperirà alla tua assenza.

Ritroveremo quel sottile solco

in tutti gli sguardi di chi ti ha conosciuto,

accanto alla luce che ci hai donato,

in quella mano che ci hai teso.

Da ora in poi vivrai in tutti noi

e quella ruga si farà sorriso.

 

Ciao Stefano, ti vogliamo e ti vorremo per sempre bene! Non scorderò mai la prima cosa che mi hai detto anni fa il giorno che ci siamo conosciuti: Enrico, hai una stretta di mano potentissima! Depone bene a tuo favore!!

Ti stringo ancora forte, Stè. Sei sempre nei nostri pensieri e ti ricorderemo sempre con un sorriso. <3

Enrico


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