Ultimatum di Giuseppe Conte: “Risposte chiare o via dal governo”

Il Movimento “non tirerà per la giacchetta il presidente del Consiglio”. Nell’assemblea congiunta degli eletti M5s non ci sono però voci in dissenso dalla condotta fin qui tenuta.

A quattro giorni dall’intervento di Mario Draghi in Parlamento, il leader pentastellato lancia un chiaro avvertimento al premier, ma anche alle altre forze politiche che compongono la maggioranza: o arrivano risposte chiare alle richieste avanzate dal Movimento nel documento consegnato al presidente del Consiglio, e lo stesso premier offre garanzie affinchè la permanenza dei 5 stelle nel governo possa essere confermata, a partire dal rispetto che i pentastellati pretendono dagli altri partiti, o il Movimento 5 stelle manterrà le mani libre e appoggerà solo i provvedimenti condivisi e utili al Paese.
Dopo riunioni fiume dei vertici pentastellati, assemblee dei deputati annunciate e poi annullate e una nuova riunione congiunta degli eletti M5s, dove non mancano però voci critiche verso la linea fin qui tenuta dal Movimento, Conte prova a ribaltare la situazione e gioca d’attacco: Draghi è avvisato.

Del resto, osserva l’ex premier, la fiducia al governo non è venuta meno, anzi l’esecutivo gode ancora di una ampia maggioranza. E, per di più, nemmeno i 5 stelle hanno tolto il sostegno all’esecutivo, ma si sono limitati a non votare un provvedimento che contiene norme non in linea con i valori e i principi dei 5 stelle.

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