Un femminicidio brutale quello di Teresa Stabile, uccisa a coltellate nel parcheggio di casa a Samerate dall’ex marito Vincenzo Gerardi. L’uomo, dopo la confessione, avrebbe però negato la premeditazione del delitto che però ha tutte le caratteristiche di un agguato in piena regola. La donna è stata infatti aggredita mercoledì sera appena rientrata dal lavoro. 15 coltellate date senza pietà nell’ abitacolo della sua auto. Gerardi però, non potendo negare l’omicidio essendo stato arrestato in flagranza di reato dai carabinieri, ha tentato di negare la premeditazione.
Questo però non trova riscontro nel contenuto delle lettere-testamento indirizzate ai figli, poste sotto sequestro, e nelle quali Gerardi avrebbe manifestato l’intenzione di uccidere la moglie e poi di farla finita. Ci sarebbe una data precisa, quella poi scelta del 16 aprile. Come se non bastasse, c’è anche un messaggio inviato alla madre di Teresa: messaggio inviato alla suocera pochi minuti dopo il delitto: “Ho fatto ciò che dovevo fare”. Inoltre, Teresa Stabile temeva di poter essere uccisa dall’ex marito. Lo aveva confessato ad alcune amiche: “Prima o poi quello mi uccide…”.