La prima battaglia politica tra Paolo Truzzu – candidato sindaco del centrodestra – e Francesca Ghirra – incoronata alle primarie del centrosinistra – si gioca a “bassa quota”, intesa come quella dei marciapiedi cittadini. Molte vie sono invase da rifiuti e spazzatura, alcuni rioni – soprattutto San Michele e Sant’Elia – somigliano, in alcune strade, a delle piccole discariche. E, nel mirino, finisce il nuovo sistema di raccolta del porta a porta, già attivo praticamente in tutta la città, a parte poche strade dove “resistono” i cassonetti superstiti. Truzzu annuncia: “Se diventerò sindaco procederò subito con una pulizia straordinaria di tutta la città, la Marina è un ‘pisciatoio’ in alcune zone ed è una vergogna anche per i turisti che ci passano. I cassonetti sono stracolmi. Nessuno difende gli incivili, ma molti cittadini non sanno cosa fare. Perché in alcuni quartieri sono stati consegnati i maxi mastelli e in altri no? Mi siederò subito attorno a un tavolo con dirigenti e la De Vizia per capire come migliorare il sistema della raccolta differenziata. Per il porta a porta tante altre città hanno adottato modelli più evoluti”.
Difende la scelta del porta a porta Francesca Ghirra: “Non è ancora entrato del tutto a regime, è chiaro che l’attuale commissario straordinario non sta comunque riuscendo a governare questa situazione ma è come quando erano stati demoliti i chioschi del Poetto. Molti si erano allarmati, poi invece la situazione odierna è sotto gli occhi di tutti”, dice la Ghirra. “Con la differenziata non paghiamo più le multe salatissime alla Regione per la percentuale, insufficiente, di umido raccolto previsto dalla legge. C’è un appalto di sette anni, se il sistema è ancora da perfezionare è principalmente perché, ora come ora non c’è un assessore competente. È solo questione di tempo e la situazione si stabilizzerà”.












