Le scarpe da donna sono di tanti modelli, e sopra ogni paio campeggiano i cartelli con varie percentuali di sconto: dal quaranta sino, in alcuni casi, al sessanta per cento. Saldi mascherati e anticipati? “No”, giura Gianni Simonetti, titolare del negozio di calzature di via Garibaldi a Cagliari, “sono sconti per invogliare la gente, purchè si muova qualcosa, ma non si muove niente lo stesso. Le persone sono state terrorizzate, dopo una vita di lavoro è tutto distrutto”, afferma, con tono netto e catastrofico, il commerciante. “Sono qui da quasi settant’anni, incassi zero da novanta giorni, solo qualche scontrino da quando ho riaperto ma, ieri e sabato, zero euro. Se il Governo non mette liquidità nelle tasche delle aziende, e a tutti, sarà un disastro totale”. A proposito: bonus o finanziamento-prestito? “Nulla, io sono l’amministratore senza stipendio della società”, afferma Simonetti.
In altre vie centrali di Cagliari, un esempio su tutti via Sonnino, stanno per chiudere negozi storici: “A Cagliari, da quando c’è il Covid, hanno chiuso il trenta per cento, arriveranno al doppio in futuro. Non arrivano nemmeno i turisti”.










