Trasporto pubblico, scontro sul contratto nazionale: Usb proclama 24 ore di sciopero. Lunedì nero per il trasporto pubblico locale a Cagliari
Cagliari, Il trasporto pubblico locale si ferma: lunedì 24 febbraio sarà una giornata critica per i pendolari e gli utenti del servizio di trasporto pubblico a Cagliari e in tutta Italia. Il sindacato Usb ha infatti proclamato uno sciopero nazionale di 24 ore per protestare contro gli aumenti ritenuti insufficienti previsti dal rinnovo del contratto nazionale di lavoro e per il rinvio dell’incontro con il ministero dei Trasporti. Secondo una nota diffusa dalla Rsa CTM Usb, il contratto collettivo nazionale avrebbe dovuto garantire un aumento salariale del 5,96% per il triennio 2024-2026, cifra che il sindacato giudica assolutamente insufficiente rispetto alla perdita reale del potere d’acquisto. Inoltre, la sigla sindacale critica aspramente l’assenza di consultazione democratica dei lavoratori e denuncia il rinvio dell’incontro, inizialmente previsto per il 19 febbraio, tra il ministero e le parti sociali. Per Usb, questa decisione rappresenta un’ulteriore conferma della mancanza di volontà da parte del governo e delle imprese di affrontare e risolvere i problemi strutturali del settore.
La situazione appare ancora più grave per i lavoratori di CTM Cagliari. “Dopo anni di sacrifici, turni estenuanti e salari insufficienti, ci troviamo di fronte all’ennesima beffa contrattuale che non tiene conto delle difficoltà reali di chi garantisce il servizio pubblico ogni giorno”, denuncia il sindacato. Il problema dei bassi salari, infatti, sta contribuendo alla fuga degli autisti, mettendo a rischio la stabilità dell’azienda e il futuro dei suoi dipendenti. Per queste ragioni, Usb ha deciso di scioperare e chiede un contratto con aumenti salariali adeguati all’inflazione reale e maggiori garanzie sulla sicurezza sul posto di lavoro. “Dopo anni di peggioramenti delle condizioni di lavoro e di retribuzioni inadeguate, è il momento di dire basta – avverte il sindacato di base – sciopereremo per un contratto con aumenti veri e adeguati all’inflazione reale e per la mancanza di sicurezza sul posto di lavoro, del trasporto pubblico locale cagliaritano”.