Il nucleo di polizia economico-finanziaria di Cagliari ha dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Cagliari nei confronti di un pregiudicato emiliano. L’uomo è stato colpito dalla misura restrittiva a seguito delle indagini condotte dalle Fiamme Gialle del gruppo di investigazione sulla criminalità organizzata , sotto la direzione della locale direzione distrettuale Antimafia e Antiterrorismo. L’uomo è risultato implicato nell’operazione che aveva portato lo scorso luglio, al sequestro di oltre 11 chili di cocaina, e all’arresto in flagranza di tre persone tutt’ora detenute.
Le attività investigative hanno, infatti, consentito di accertare che in quella occasione, l’ingente partita di stupefacente era stata trasportata in Sardegna a bordo di un elicottero e che il velivolo era stato pilotato proprio dall’arrestato, che è risultato anche il proprietario del mezzo.
“Significativi elementi di riscontro – spiegano i militari- sono stati ricavati da una minuziosa analisi dei tabulati del traffico telefonico e dei messaggi scambiati, rinvenuti sulle utenze poste sotto sequestro, da una consistente attività di osservazione svolta sul territorio nei confronti dei soggetti implicati nella vicenda, da diverse testimonianze e dall’acquisizione dei filmati di videosorveglianza delle aree interessate dall’importazione della cocaina sull’Isola”.
Nel corso delle indagini, è emerso, che, lo spessore criminale del soggetto catturato che, oltre ad essere gravato da una lunghissima serie di condanne per reati di svariata tipologia, era anche implicato nel contrabbando di tabacchi..
In particolare, l’emiliano, assieme ad altri due moldavi, era coinvolto nella realizzazione di una vera e propria manifattura clandestina di sigarette allestita all’interno di un capannone nel pavese, attrezzato con macchinari industriali utilizzati per la produzione e l’impacchettamento di sigarette da immettere poi sul mercato.
La scoperta della “fabbrica di sigarette” – che da un punto di vista investigativo senza precedenti di pari livello – è stata possibile grazie ad un blitz organizzato dalle fiamme gialle cagliaritane e pavesi che, lo scorso 22 novembre, hanno fatto irruzione in un capannone industriale a Sannazzaro de’ Burgondi scoprendo l’opificio clandestino e sequestrando oltre 35 tonnellate di tabacchi lavorati esteri.
Il pilota è stato poi sorpreso, insieme ai due cittadini moldavi, nei pressi del casello di Casei Gerola sull’autostrada A7, nel corso di un trasporto di un carico di 12 tonnellate di sigarette di contrabbando prodotte nella fabbrica clandestina. I tre venivano tratti in arresto ed associati al carcere di Pavia.
Uscito dal carcere il 30 aprile e posto agli arresti domiciliari, ieri è stato raggiunto da un’ordinanza cautelare e arrestato.
Gli investigatori del Gico, grazie ad una mirata ed incisiva attività di polizia economico-finanziaria, hanno potuto, inoltre ricostruire il patrimonio dell’indagato, risultato essere un soggetto sconosciuto al fisco, ed individuare beni di significativo valore economico rientranti nella sua disponibilità ma intestati a soggetti “prestanome”, tra cui proprio l’elicottero utilizzato per il trasporto della cocaina, che è risultato intestato ad un trust di diritto straniero.
Gli accertamenti economico-patrimoniali sono poi stati estesi a tutti coloro che in qualche modo risultavano aver “agevolato” l’emiliano nel mascherare la titolarità del suo patrimonio. Nel dicembre scorso sono stati individuati e posti sotto sequestro beni risultati nella disponibilità di quest’ultimo in maniera “sproporzionata” rispetto ai propri redditi ed aventi un valore di circa mezzo milione di euro. Tra questi, oltre all’elicottero, quattro autovetture e le quote di due società di capitali.









