Un miracolo nato dall’immenso dolore della perdita di una piccola vita che ne ha salvato un’altra. Un bimbo di soli 5 mesi, deceduto a causa di una patologia encefalica molto grave, ha donato il fegato a una bimba di 8 mesi, salvandole la vita. Tutto questo è stato reso possibile dall’equipe del Professor Romagnoli dell’ospedale Molinette di Torino.
La piccolissima paziente era affetta da atresia delle vie biliari ed era stata operata a luglio per un intervento riparativo di porto-entero-anastomosi secondo Kasai nel reparto di chirurgia pediatrica dell’ospedale infantile Regina Margherita. Un intervento tecnicamente riuscito che però non ha risolto il problema della piccola, il cui fegato è andato in cirrosi. Una situazione gravissima che ha portato all’inserimento della bimba nella lista d’attesa per il trapianto. Dopo sei settimane senza risultati, come donatore si era offerto il padre, risultato compatibile. Ma a quasi 72 ore dall’intervento programmato nelle scorse settimane, il Centro nazionale trapianti operativo, diretto dal dottor Giuseppe Feltrin, ha segnalato al Centro regionale trapianti del Piemonte e Valle D’Aosta la presenza di un piccolissimo donatore per la paziente torinese. Un intervento particolarmente rischioso ma fondamentalmente per la vita della bimba, e che evitava una seria operazione al padre. L’eccezionale intervento durato 11 ore è stato eseguito appunto presso l’ospedale Molinette dal professor Romagnoli e dalla sua équipe, supportati dal dottor Angelo Panio e dai colleghi del reparto di anestesia e rianimazione 2 del dipartimento di anestesia, diretto dal dottor Maurizio Berardino. La bimba sta bene e avrà una vita normale dopo un periodo di riabilitazione.