Torna Ittiri Folk Festa: dal 18 luglio l’edizione numero 34

Dal 19 al 22 luglio l’edizione numero 34 di Ittiri Folk Festa – Anteprima il 18 ad Alghero e chiusura il 23 a Thiesi – Tra i gruppi stranieri c’è il Messico


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Un cuore che pulsa da 45 anni grazie all’associazione Ittiri Cannedu. Un cuore che unisce popoli e culture da tutto il mondo da 34 edizioni. Ritorna Ittiri Folk Festa, il festival internazionale del folklore che ha saputo unire la tradizione e l’innovazione, con una formula capace di coinvolgere gli ittiresi, gli spettatori e i turisti, ma soprattutto i gruppi stranieri.

Si parte il 18 luglio con l’anteprima a Lo Quarter di Alghero con “In Alghero Folk International”. Dal 19 al 22 il festival vive a Ittiri giornate intense, dove oltre agli spettacoli di danze e musica vengono proposti la Messa dei Popoli, la gran parata coi gruppi stranieri e sardi, le mostre sulla tradizione isolana e la cena con i piatti etnici.

Il Gran Finale il 23 con “Mesumendu in Thiesi” nell’anfiteatro Seunis.

Il ballo e la danza popolare, se ci guardiamo dentro in silenzio, nascono dal cuore e dalla passione che sanno dare un ritmo alla vita e dalla vita tornano al cuore alimentando nuova passione.

Un cuore tenuto da una ittirese con lo splendido abito tradizionale come fosse un palloncino è l’immagine simbolo nel manifesto dell’edizione numero 34. Perché chi mette il cuore in quello che fa riesce a sollevare lo spirito. E il Gruppo Folk “Ittiri Cannedu” ha percorso, in quattro decenni e mezzo, le vie del cuore. Le uniche aperte ad ogni orizzonte sul mondo fino alle più lontane latitudini.

E dall’altra parte dell’Oceano Atlantico, da una terra dove dove ballo, allegria e colore fa rima con festa e cuore, arriva il Ballet Folklorico “Gustavo Vaqueras Contreras”, voluto nel 1996 dal Ministero della Pubblica Istruzione di Zacatecas, uno dei trentuno Stati che compongono la Repubblica degli Stati Messicani. Raduna studenti di differente grado, insegnanti e professionisti che formano un gruppo di 60 elementi tra musicisti e ballerini. Ha rappresentato il folklore messicano in una ventina di festival americani e si è fatto conoscere in Europa grazie al festival di Budapest, in Ungheria.


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