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Titanic Lopez: il Torino passeggia e vince 4-0 alla Sardegna Arena, crolla il Cagliari e la posizione del tecnico rossoblù adesso appare in bilico. Un Cagliari senza cuore ma soprattutto senza gioco, mentre il Torino di Mazzarri che perdeva da 4 partite di fila cala il poker.
Una partita inspiegabile, un crollo che fa paura: fischi sonori del pubblico a tecnico e giocatori, si tratta di una delle sconfitte più pesanti dell’intera storia rossoblù nei confronti fra le due squadre. Belotti, Ljialic, Iago Falque e Ansaldi sono arrivati al tiro con una facilità impressionante. Preoccupa l’atteggiamento della squadra che sia in casa che in trasferta gioca arroccata in difesa, come se puntasse sempre allo zero a zero. E se contro il modesto Benevento era arrivato il miracolo nel finale, questa volta tutte le lacune della squadra e del gioco sono emerse in maniera lampante. Spesso i giocatori, specie a centrocampo, non sanno come fare girare la palla e servire gli attaccanti. Molto più motivata la squadra di Mazzarri. E ora i rossoblù sono attesi da due partite decisive in trasferta, martedì contro il Genoa e domenica contro il Verona. Due spareggi decisivi per la salvezza. Ma con quale mentalità? In settimana erano circolate voci su un cambio di panchina a fine stagione. Ma la faccia del presidente Giulini oggi a fine gara era tutto un programma. Per fortuna mancano pochi punti, forse anche soltanto 5, per conquistare la salvezza. Nell’ultima gara in casa il Cagliari aveva perso cinque a zero col Napoli, ora quattro a zero col Torino. Due batoste clamorose.