Il Microcitemico di Cagliari è ormai una polveriera. Il primario degli anestesisti, Leonardo Bianciardi, si è dimesso: “In relazione agli ultimi eventi e ad alcune mie consultazioni specifiche al riguardo ho deciso di rassegnare le dimissioni da Direttore del Servizio di Anestesia e Rianimazione del Ss. Trinità e Microcitemico. Le condizioni attuali non mi permettono di svolgere quanto necessario nella più completa serenità. Il mio ultimo giorno di lavoro sarà il 30 settembre 2023. Vi ringrazio dell’accoglienza e della disponibilità”. È il testo, stringato ma chiaro e dal tono irremovibile, delle dimissioni di Bianciardi, arrivato dalla sanità mantovana qualche mese fa. Il testo rimbalza nelle chat degli anestesisti cagliaritani e viene confermato dai vertici del sindacato Aaroiemac. Il suo presidente regionale, Cesare Iesu, è netto: “Bianciardi ha diretto l’unità operativa complessa da grande professionista adeguato. Dispiace tanto che abbia deciso di andarsene, è stata una figura importante per pazienti e colleghi. Ho parlato con lui, mi ha confermato le dimissioni. Per noi è una perdita”. Iesu parla anche dei pazienti, piccoli, che vivono criticità: “Sono da sempre dalla loro parte, dico da molto tempo che serve un vero ospedale pediatrico in Sardegna, ogni volta che un bimbo sta male bisogna trasportarlo con l’elicottero negli ospedali della Penisola. Vedrei bene la creazione della struttura al Brotzu, è già fornito di anestesisti”.
E, se l’assessore regionale della Sanità, Carlo Doria, ha giudicato “intollerabile” la carenza di servizi al Microcitemico e ha convocato una riunione urgente, lunedì prossimo, con i vertici di Asl 8 e Brotzu, è chiaro che in questa situazione chi ci rimette sono i bambini. Alessandra Contini di Abbasanta e Luisa Buttu di Macomer hanno, rispettivamente, una figlia e un figlio piccolo col catetere ancora attaccato da mesi: “Stanno trascorrendo un periodo orribile, ora siamo in estate e non possono nemmeno andare al mare. Ma anche lavarsi è un’impresa. Ecco come la sanità sarda non si prende cura e non cura a dovere i nostri figli. La colpa?”. Le mamme sono sicure contro chi – meglio, cosa – puntare il dito: “Della politica, non fa nulla per cambiare questa situazione”.












