Ironia in scena e racconti danzati a Santu Lussurgiu per la IX edizione del Festival “Percorsi Teatrali” organizzato dal Teatro del Segno – con la direzione artistica dell’attore e regista Stefano Ledda e il patrocinio e il sostegno della Regione Sardegna e dell’amministrazione comunale: DOMANI (sabato 5 agosto) dalle 22.30 nel centro storico del “paese nel vulcano”, fra terrazze e cortili, per le vie e nelle piazze sbocceranno monologhi e dialoghi, frammenti di teatro e poesia, riecheggeranno melodie antiche e nuove e si materializzeranno, per poi svanire in dissolvenza tra gli applausi, brevi coreografie inedite nate per la kermesse – in un itinerario fra vita e sogno.
Negli scenari più suggestivi come negli angoli segreti del paese del Montiferru gli artisti proporranno le loro performances – tra apparizioni “a sorpresa” nel vano di una finestra, ai piedi di un albero secolare o accanto ad una fonte, alla sommità di una scalinata o in un incrocio di strade dei misteriosi personaggi che narreranno le loro storie, regalando l’incantesimo di una sospensione del tempo attraverso la forza evocativa del teatro e l’eleganza e la sensualità delle moderne derive dell’arte di Tersicore.
Tra le facciate delle case di pietra e delle antiche chiese l’attrice e drammaturga Luisa Massidda svelerà le caratteristiche delle differenti “Tipologie d’Uomini”(esilarante e significativo capitolo del suo monologo “Fuga dalla Torre”) mentre un istrionico Francesco Cittadini darà voce all’umorismo dissacrante diStephane Charbonnier – in arte Charb – noto fumettista e autore satirico francese (direttore della rivista “Charlie Hebdo”, tra le vittime dell’attentato del 2015) con “Basta con…”, sulfurea antologia delle feroci e improbabili “condanne” in chiave parodica racchiudse nell’irresistibile “Ridete per Dio”.
L’ omaggio all’illustratore – e alla libertà d’espressione – lascerà il posto alla poesia de “Il Giardino dei Silenzi”, con le coreografie originali create e interpretate da Giorgia Damasco e Roberto Magnabosco insieme con Davide Vallascas, e alla comicità al femminile del duo formato da Consuelo Melis e Silvia Loche – protagoniste di una pièce dal titolo inequivocabile, e fatalmente interrogativo: “L’amore… eh?”. L’itinerario nel cuore del “paese nel vulcano” sarà impreziosito dalle “AttrAzioni Urbane” – con le partiture danzate frutto del laboratorio di Contact Improvisation e composizione istantanea diretto da Anna Da Pozzo eAntonella Moretti, svoltosi a Santu Lussurgiu nell’ambito del Festival: piccole coreografie concepite come rapide e inattese incursioni nel centro storico, in simbiosi con l’architettura e il paesaggio.
Quasi un Festival nel Festival – il progetto del Teatro da Balcone nasce nel segno dell’ospitalità e dell’incontro fra gli artisti e il paese che li accoglie, come un dono offerto agli abitanti di Santu Lussurgiu, tra spunti di riflessione, pathos e leggerezza, con l’idea di regalare bellezza e dispensare emozioni trasformando il paese in ideale palcoscenico per pièces inedite e (ri)pensate ad hoc perché possano rivivere tra le antiche dimore e le vie del centro storico.












