Ha deciso di pagare mille euro al mese pur di non chiudere il suo locale, per diciotto mesi, in piazza Yenne a Cagliari, Andrea Zucca. È finito anche lui nella lunghissima lista dei titolari di locali food stangati dal Comune: nessuna concessione per tavoli e sedie esterni, ma lui li aveva piazzati lo stesso: “Si è trattato di una svista di un ingegnere, ho più paura del Comune che di un rapinatore, il clima ormai è questo. Stavo facendo la procedura per la richiesta del suolo pubblico e per mettermi in regola, quando gli agenti sono arrivati per un nuovo controllo. Tutti gli altri locali della piazza hanno spazi, se io non ne ho rischio di chiudere. Sono passato da 12 a otto dipendenti, gli affari sono scesi”, confida Zucca. Le regole, però, vanno rispettate: “È quello che stavo facendo. Avevo avuto a disposizione sette metri quadri durante la pandemia del Covid, poi non mi hanno rinnovato la concessione. Ho passato indenne ma con qualche danno la pandemia, ora così però mi uccidono”. Diciotto mesi di chiusura evitati “pagando 18mila euro”, prosegue Zucca, carte alla mano.
“Non servono sceriffi in città, non devo avere paura delle forze dell’ordine, dovrebbero essere mie alleate”.









