Cagliari, accusato di danni permanenti da una paziente 33enne: chirurgo assolto dopo 7 anni

Un’operazione all’addome pendulo che si trasforma, per Michele Pintus (in alto nella foto), medico alla Korian di Quartu, in un’odissea. La paziente lo accusa di di averle provocato cicatrici e una “menomazione dell’aspetto estetico”. Il giudice assolve con formula piena il chirurgo, “ho vissuto tanti anni di ingiusto stress”, difeso dall’avvocato Dario Musino (in basso nella foto): “La donna aveva subìto un altro intervento negli stessi punti del corpo prima della consulenza tecnica”. Il legale della giovane: “Attendiamo le motivazioni”: VIDEO INTERVISTA


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È stato assolto con formula piena Michele Pintus, 74 anni, chirurgo in forza sino a pochi anni alla Korian di Quartu, trascinato in tribunale da M. B., oggi 33enne. Per il giudice Gianluigi Dettori, il medico non ha nessuna colpa legata a presunti danni per un intervento all’addome pendulo eseguito nel 2016. Il dottore, in seguito alla denuncia presentata dalla donna, era stato indagato “per lesioni gravi” successive alla querela presentata dalla donna a dicembre 2016. Nelle carte datate 2020 si legge che avrebbe cagionato “un reliquato invalidante di natura permanente che come tale integra l’indebolimento della funzione fisiognomica, intesa come la menomazione dell’aspetto estetico della persona” in punti del corpo diversi “dal viso”. Una colpa medica legata proprio all’operazione eseguita sulla donna utilizzando una “tecnica chirurgica non corretta” e aggiungendo “la dicitura diastasi dei retti nella discussione clinica”. Nel 2021 la prima udienza, oggi l’assoluzione piena. Tutte le accuse sono cadute: “È la prova che ho operato bene, in mezzo secolo di attività non mi era mai successa una cosa simile e non nego che, da quando sono stato indagato, ho vissuto anni di ingiusto stress”, dice Michele Pintus, contattato da Casteddu Online.
Il suo legale, Dario Musino, è netto: “È emersa la piena innocenza del mio assistito, ne siamo felici. La consulenza tecnica è stata eseguita dopo che la donna aveva avuto un altro intervento negli stessi punti, e ha anche depositato una relazione di dimissione non originale, semplicemente perchè non esisteva”. Nicola Angioni, avvocato della donna uscita sconfitta dal processo, prende atto della decisione del giudice: “Attendiamo le motivazioni. In fase di indagine il pm aveva chiesto una proroga al gip ma il foglio dell’autorizzazione non è mai arrivato. Valuteremo se iniziare una causa risarcitoria”. Intanto, però, il chirurgo, oggi in pensione, è stato assolto con formula piena.


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