L'armaiolo dell'Esercito travolto in viale Ferrara dalla Ford guidata da Carlo Pisu. La famiglia già risarcita, tra un mese l'udienza preliminare. Il legale della moglie e del figlio della vittima: "Centinaia di migliaia di euro non riportano il sorriso e gli abbracci di Massimo, la giustizia eviti che simili tragedie possano ripetersi"
Folla nella chiesa di San Massimiliano Kolbe per il funerale dell'armaiolo e cacciatore morto tre giorni fa nel terribile schianto di viale Ferrara. Don Carlo Follesa ha celebrato il rito funebre, in prima fila la moglie Lidia e il figlio Massimiliano con gli amici più stretti. Presenti anche tanti esponenti dell'Esercito e i suoi compagni di caccia: "Un dolore insopportabile, non si può morire così"
Carlo Pisu, 41enne di Sinnai, era al volante della Ford che ha imboccato in senso vietato viale Ferrara, centrando la Honda dell'armaiolo dell'Esercito. Stava andando al suo primo giorno di lavoro nella Marina militare. Il suo avvocato: "Tradito dal navigatore, non ha mai fatto quella strada. Da una prima verifica non ci sono cartelli stradali. È sotto choc, è risultato negativo anche all'alcoltest: la velocità dello scooter era, probabilmente, elevata"
Armaiolo della caserma Mereu ed esperto cacciatore. Il 57enne di Monserrato, in sella alla sua moto, morto sul colpo dopo un volo di diversi metri in viale Ferrara. Il guidatore dell’auto, un 41enne, indagato per omicidio stradale. Mastromarino lascia la moglie Lidia e il figlio Massimiliano. Choc in tutta l’Isola, l’uomo era conosciutissimo: il dolore dei suoi tanti amici cacciatori
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