Cagliari, in auto contromano travolge e uccide Massimo Mastromarino: “Strada mai fatta, tradito dal navigatore”

Carlo Pisu, 41enne di Sinnai, era al volante della Ford che ha imboccato in senso vietato viale Ferrara, centrando la Honda dell’armaiolo dell’Esercito. Stava andando al suo primo giorno di lavoro nella Marina militare. Il suo avvocato: “Tradito dal navigatore, non ha mai fatto quella strada. Da una prima verifica non ci sono cartelli stradali. È sotto choc, è risultato negativo anche all’alcoltest: la velocità dello scooter era, probabilmente, elevata”


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Il viale Ferrara a Cagliari? Giura di non averlo mai fatto Carlo Pisu, 41enne di Assemini. È lui che, al volante della sua Ford, ha imboccato la strada, contromano, andando a scontrarsi con la moto Honda guidata da Massimo Mastromarino, il 57enne armaiolo e cacciatore di Monserrato, morto dopo un volo di diversi metri. “Strada mai fatta, tradito dal navigatore”. È quanto ha detto Pisu al suo avvocato, Piergiorgio Statzu. Quello che doveva essere un giorno di festa si è trasformato in tragedia anche per lui, accusato di omicidio stradale. Infatti, è emerso che Pisu stesse andando a timbrare il suo primo cartellino “come lavoratore civile nella Marina militare. È entrato nelle viuzze di Sant’Elia e, poi, è sbucato in viale Ferrara. Faremo tutte le verifiche del caso perchè lì non ci sono dei cartelli”, prosegue l’avvocato. Il riferimento è ai cartelli stradali, ovviamente. Dunque, alla base della tragedia ci sarebbe un errore alla guida. “Non ricorda l’impatto, stava cercando di uscire da Sant’Elia, pensava di entrare in una strada a doppio senso di circolazione, evidentemente ha sbagliato. Farò dei sopralluoghi per verificare la segnaletica stradale, in quel punto. Non ha mai fatto quella strada”, prosegue Statzu, che ha avuto un primo colloquio telefonico, durato svariati minuti, con Pisu. “Gli esiti degli accertamenti sanitari hanno escluso qualsiasi tipo di ingerimento di sostanze, sia alcoliche sia droganti. La dinamica è abbastanza certa e chiara”.

 

 

 

 

Il fatto della negatività all’alcol e alle droghe potrebbe portare dei “benefici”, durante il processo: “Può cambiare il capo di imputazione, con l’aggravamento delle pene soprattutto in caso di omicidio stradale. Ora è un omicidio stradale colposo, durante le indagini vedremo soprattutto lo stato dei luoghi. Da una prima verifica risulta che non ci sono cartelli e che le indicazioni per uscire dalla rotonda non siano anticipati. Pisu mi ha detto di non aver visto lo scooter e, dai danni riportati dalla vettura, certamente lo scooter aveva una velocità probabilmente elevata. Anche lì faremo una perizia sui danni per stabilire l’entità della velocità di entrambi i veicoli”. Carlo Pisu, attualmente, “è a casa”.


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