L’esercito nelle zone della movida, più telecamere e tolleranza zero. Subito, senza perdere un altro giorno di tempo: la Lega con la consigliera comunale Alessandra Zedda spinge perché il tema della sicurezza venga affrontato subito e seriamente, con terapie d’urto e non perdendo tempo con iniziative che non portano risultati. E dopo gli ultimi gravi fatti, con il 15enne accoltellato da un coetaneo sabato scorso, il pressing sul sindaco Massimo Zedda perché solleciti prefetto, con cui è previsto un incontro nelle prossime ore, e questore a intervenire si fa sempre più forte. La richiesta è chiara: più controlli, una zona rossa permanente e la presenza dell’esercito nelle aree più delicate della città.
A rilanciare la proposta è la consigliera comunale della Lega Alessandra Zedda, che da tempo chiede un cambio di passo nelle strategie di prevenzione. “È arrivato il momento di intervenire con decisione. Lo chiediamo sin dall’inizio della consiliatura” dichiara Zedda, sottolineando la necessità di “realizzare un controllo capillare con una struttura fissa delle forze dell’ordine che coinvolga Polizia locale, Esercito, Polizia di Stato e Carabinieri”.
La consigliera insiste anche sulla necessità di una presenza costante e visibile delle pattuglie: “Servono interventi continui, con agenti anche a piedi nei quartieri più a rischio. Solo così possiamo garantire sicurezza reale ai cittadini e ai commercianti”.
Infine, Zedda richiama l’attenzione sull’importanza delle tecnologie di sorveglianza: “Occorre potenziare il sistema di videosorveglianza con più telecamere nei punti sensibili. Non possiamo più permetterci di rincorrere le emergenze: serve prevenzione e presidio costante del territorio”.











