Piazza Yenne, piazza Costituzione e piazza Garibaldi, tre luoghi storici di Cagliari.
Ci sono a Cagliari tre piazze la cui piccola storia ha contribuito a formare quella più complessa della città: piazza Yenne, piazza Costituzione, piazza Garibaldi.
PiazzaYennericonsegnata ai cittadini diversi anni or sono con un nuovo aspetto, durante i lavori di ristrutturazione ha riconsegnato numerosi reperti romani e medievali che non lasciano dubbi sulla sua lunga storia.
La sua posizione elevata prospiciente il mare fu scelta per edificare le “domus” dai patrizi romani che potevano così vivere in splendido isolamento e stare a distanza dalle povere case della plebe.
Quando i pisani costruirono la rocca di Castello e si svilupparono i quartieri di Marina e Stampace diventò crocevia obbligato e raccordo tra i tre insediamenti, furono costruiti una fontana ed un abbeveratoio e prese il nome di Platea Stampacis.
Ne 1822 fu ribattezzata piazza San Carlo in onore del re Carlo Felice e più tardi piazza Yenne a ricordo del viceré sotto il quale ebbero inizio i lavori di costruzione della strada Cagliari-Porto Torres, l’odierna 131, di cui un cippo segna ancora oggi il punto di partenza.
Nel 1860, quasi di nascosto, nel luogo dove si teneva un colorito mercatino, fu collocata la statua bronzea di Carlo Felice, opera di Andrea Galassi, che dal 1833 giaceva dimenticata in un magazzino di Castello.
Piazza Costituzionesi formò invece tra le antiche mura di Marina e Villanova e fu dominata dagli antichi bastioni della Zecca e dello Sperone che sorgevano al posto dell’attuale bastione di Saint Remy e, quella spianata, fu usata dagli abitanti per buttare i rifiuti, tanto che prese il nome di “Montronargio”.
Quando furono abbattute le mura diventò anch’essa passaggio obbligato tra i tre quartieri e fu chiamata piazza Villanova, collegata direttamente allo slargo pomposamente battezzato nel 1885 piazza Martiri perché vi fu eretto un monumento in onore dei caduti nelle guerre d’indipendenza.
Nell’ottocento la piazza prese il nome di “Costituzione” per ricordare lo Statuto Albertino e nel 1901, quando al posto dei vecchi baluardi fu costruito il Bastione di Saint Remy con la passeggiata coperta, assunse l’attuale estetica.
Piazza Garibaldi invece fa parte della Cagliari posteriore al ‘900, fino ad allora costituiva infatti il confine del quartiere Villanova con la campagna e l’inizio della via Garibaldi allora appunto chiamata “Ruga de Is Argiolas” (strada delle aie).
Era occupata da campi coltivati e dagli stradoni che portavano a Pirri e Quartu, nel 1912 iniziò la costruzione della scuola elementare Alberto Riva eil luogo assunse l’imponenza attuale e fu il primo nucleo di espansione della città moderna verso l’interno. Il caseggiato, progettato dall’ingegnere Bartolomeo Ravenna fu, come detto, iniziato nel 1912 e portato a termine verso il 1930 con il compito, tra gli altri, di mettere in comunicazione la piazza Garibaldi con la piazza San Domenico e fu dedicato al diciottenne Alberto Riva Villasanta, ultimo caduto della prima guerra mondiale.
Dopo tanti anni che fu il giardino preferito dai cagliaritani cadde in abbandono e il verde delle aiole scomparve lasciando il posto a erbacce e immondizia. Ora ai primi di gennaio la piazza sarà ristrutturata e ridisegnata e così i cagliaritani potranno rimpossessarsi di quello spazio che per decenni è stato uno dei luogo di svago più importanti della città.