“Sport nella fase due, trasformiamo il parco di Molentargius in una grande palestra fitness a cielo aperto”

La proposta della consigliera quartese Valeria Piras: aprire i parchi verdi alle palestre e ai personal trainer, per una grande attività fisica all’aperto dal 4 maggio in poi. Cosa ne pensate?


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“Sport nella fase due, trasformiamo il parco di Molentargius in una grande palestra a cielo aperto”. La proposta della consigliera quartese Valeria Piras: aprire i parchi verdi alle palestre e ai personal trainer, per una grande attività fisica all’aperto dal 4 maggio in poi. Ecco le parole di Valeria Piras: “Nella Fase 2, al netto di ulteriori decisioni regionali e/o comunali, i parchi saranno riaperti e l’attività motoria sarà permessa mantenendo un metro di distanza, mentre l’attività sportiva mantenendo i due metri distanza. Saranno quindi consentiti per tali attività spostamenti dalla propria abitazione. Non potranno però al tempo stesso riaprire gli impianti sportivi e le palestre, attività numericamente importanti nel nostro comune.

Unendo queste possibilità e restrizioni potrebbe nascere un’opportunità per le associazioni sportive, le palestre e i personal trainer: trasformare i parchi e le aree verdi cittadine in palestre a cielo aperto.

Sono tanti i giardini e i parchi nella disponibilità del comune e anche quelle come il Parco di Molentargius di cui si dispone di una percentuale, in questo caso si potrebbe avanzare una richiesta all’Ente Parco, e questi luoghi saranno cruciali per la Fase 2 dell’emergenza, perché permetteranno ai cittadini di poter finalmente godere del verde pubblico guadagnando salute e buonumore dopo il lungo isolamento, sempre rispettando il distanziamento sociale e le regole sulla sicurezza.
Saranno cruciali anche per l’attività motoria e sportiva individuale e in questo caso si potrà anche dare sollievo alle tante associazioni sportive e ai tanti professionisti del settore che svolgono attività individuali, facendo in modo che nonostante questo blocco relativo ai propri impianti o centri possano continuare a lavorare in piena sicurezza.

Si dovrà ovviamente chiedere loro di vigilare sul distanziamento sociale dei propri atleti, professionisti o meno.

Indubbiamente ci sarà necessità di un serio protocollo con regole certe e di una scelta rigorosa di spazi e orari di fruizione dei nostri spazi, ma ne guadagnerebbe tutta la città.

L’attività fisica sarà fondamentale per la nostra ripresa psico-fisica dopo mesi passati per la maggior parte della popolazione tra le mura domestiche, spesso in case molto piccole senza grandi possibilità di movimento. Inoltre si potrebbero far ripartire almeno in parte le nostre associazioni sportive e i professionisti del settore, laddove pratichino discipline consentite dalle norme governative: sarebbe un aiuto per l’economia cittadina.
Ripartiamo dagli spazi all’aperto della nostra città.


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