Rientro da una visita ad un collega amico e Sindaco di un paese situato nel cuore del Gerrei. È una bella realtà, con radici antiche di oltre 5000 anni e dove i sapori e i profumi del territorio si manifestano in totale armonia con i luoghi.
Non tantissimo lontano dalla città capoluogo offre uno scenario tranquillo, senza frenesia.
La bellezza della nostra Isola, racchiusa nella visita di una comunità, che nella sua semplicità esprime qualcosa di coinvolgente che lascia il segno, ti cattura, ti suggestiona.
Il mio collega Sindaco è in gamba, racconta le difficoltà che vive giornalmente, parla con cognizione e nonostante le preoccupazioni per il futuro non smette mai di profondere ottimismo.
In questi piccoli centri si patisce la solitudine, quella creata deliberatamente dalle Istituzioni che rincorrendo i conti in un foglio di excel che li porta a chiudere le scuole e gli altri servizi essenziali proiettando un futuro buio su tutta la comunità.
Così si vogliono sopprimere le comunità! Così si alimenta lo spopolamento e ci mettono in condizione di essere i commissari liquidatori dei nostri centri!
Ci sentiamo impotenti davanti a questo sistema che per recuperare risorse per i grandi agglomerati urbani tende a fagocitare i piccoli centri che presidiano i territori e alimentano il mondo agro-pastorale.
Ma nonostante tutte le difficoltà le persone resistono e cercano di sopravvivere nei luoghi dove sono nati e dove trovano sostentamento per le loro famiglie.
Insieme a loro, Sindaci coraggiosi e eroici continuano a lottare affinché le poche risorse ottenute da scelte regionali non sfumino a causa della mancanza di figure professionali interne ai Comuni e che possano guidare i processi burocratici e amministrativi. Così si rischia di perdere 400.000€ di avanzo di amministrazione che sarebbero davvero fondamentali per la piccola comunità.
Riscontro disagio e preoccupazione accompagnato dalla determinazione dei Sindaci che vogliono sottrarsi al destino a cui altri gli hanno già condannati secondo una logica di semplice profilo economico.
Dobbiamo lavorare, uniti, per cambiare questa linea e questo processo politico che se dovesse concretizzarsi vedrà la Sardegna polarizzata intorno ai grandi centri urbani e i piccoli paesi diventare come i nuraghi a presidio di una storia antica e ormai passata.
Uniamoci, la costruzione del futuro sarà la nostra responsabilità.
Ivan Piras- sindaco di Dolianova e vice coordinatore regionale Forza Italia












