Un dolore che non può avere fine quello del del padre di Salvo Turdo, il 23enne ucciso in piazza a Monreale, in provincia di Palermo, durante una sparatoria sabato notte. Al momento le forze dell’ordine hanno arrestato il 19enne Salvatore Calvaruso, ma si cercano altri 4 complici.
“Faccio fatica a credere che sia accaduto. Penso sia un incubo ma poi mi rendo conto che è tutto vero. Che Salvo non c’è più. Come farò senza si lui?”, dice disperato il padre di Salvo Turdo, che ha perso anche il nipote, Andrea Miceli, di 26 anni. È stato lui a mettere prima al sicuro la sua fidanzata per poi andare in soccorso del cugino.
“Hanno distrutto due famiglie – continua a dire tra le lacrime – per me la vita non ha più senso”. A terra, nel cortile di casa, gli amici hanno lasciato dei fiori e dei pensieri per le vittime. Accanto a Turdo c’è anche Giacomo Miceli, il cognato e padre di Andrea Miceli. “Vogliamo giustizia. Giustizia vera”, l’appello di entrambi.
“Queste non sono persone, non hanno sangue nelle vene”, afferma Giacomo Miceli. “Era un ragazzo solare, amato da tutti, responsabile e la sua grande passione era il calcio. O fanno giustizia o me la faccio io“.
“Non si può descrivere il dolore che proviamo, non si può descrivere”, aggiunge l’altro papà, “mio figlio lavorava e il sabato usciva solo per divertirsi e purtroppo hanno incontrato ragazzi che erano li’ solo con l’intenzione di uccidere. Non so se ora riusciremo ad andare avanti…”.
Una tragedia senza alcun senso per la quale i familiari sperano almeno di avere giustizia.