Giornata di protesta nel centro Sardegna per reclamare il diritto alla sanità: questa volta il disservizio interessa i più piccoli che, accompagnati da genitori, nonni, maestre e dai ragazzi del liceo si sono diretti all’ospedale del territorio. Qualche giorno fa, una delegazione dei rappresentanti delle associazioni in lotta, “SOS sanità Barbagia Mandrolisai” e “Coordinamento dei comitati sardi difesa salute pubblica”, si erano ritrovati a Cagliari, fronte Ares. “Marcia numero 25, siamo senza pediatra, il disagio è grave ed inaccettabile, dopo il sit in a Cagliari e l’incontro con i vertici Ares che ha semplicemente rimarcato il fatto che sono disarmati davanti a questa situazione.
Naturalmente – Bachis Cadau coordinatore dell’associazione – non è un tipo di risposta che possiamo accettare, l’agitazione sarà inasprita ad oltranza.
Portiamo i bambini nel corteo, in ogni caso anticipiamo fin da ora che la protesta sarà spesso a Cagliari, la rotonda di via Peretti di fronte alla sede di Ares abbiamo scoperto essere un punto di nostro gradimento
e siccome le emergenze sono molteplici i comitati di difesa della salute non mancano, i vertici della sanità pubblica sarda sono avvisati, lavorino lavorino lavorino e facciano in fretta, noi non li perderemo di vista un sol secondo.
Rinnoviamo l’appello ai nostri sindaci, è importante sfruttare la loro posizione di vantaggio, che hanno, e prendano coscienza che il comitato territoriale di distretto dei sindaci è uno strumento fino ad ora sottostimato, stesso discorso per la consulta delle autonomie locali, la quale fino ad ora è stata assente qui da queste parti del centro Sardegna. È impensabile delegare ai comitati di cittadini una vertenza di questo livello e tipo, la sanità pubblica va difesa e tutelata e soprattutto va vista come la priorità in senso assoluto dagli amministratori locali.
Senza sindaci sarebbe come andare “a la guerre comme a la guerre”, in pratica disarmati della cavalleria pesante, con meno probabilità di vincere.
Questa è una guerra da vincere. Tutti assieme”.












