Risponde così Antonello Perra ai genitori che hanno costruito la struttura in legno per i bambini. Non solo: mette anche in chiaro che in terra può stare. “Non faccio pagare il suolo pubblico agli espositori di Saboris Antigus e chiedo la tassa per un gioco dei bambini? Assolutamente no, ma sarà mia premura verificare ulteriormente la situazione”.
Un dispiacere enorme per il primo cittadino dopo aver appreso lo sfogo dei genitori riguardo la storia della casetta chiesta dai bambini. Una struttura posizionata tra i rami di una delle grosse e secolari querce che dimorano in paese, per far giocare i piccoli, abusiva e fatta rimuovere “perché la sicurezza, soprattutto dei bambini, è la nostra priorità”. Posizionata, allora in terra, in uno spazio ripulito dalle mani dei piccoli, i genitori hano spiegato che è stato “intimato” di rimuovere la struttura anche da lì, ma il sindaco nega: “In terra può stare, ovviamente è necessario che gli adulti siano sempre presenti quando i bambini giocano. Sarebbe bastato recarsi in comune, presentare una richiesta scritta per completare la procedura e metterla in regola, ma da terra la casetta non è stata fatta rimuovere”. Precisazioni dettate dal cuore di chi per professione si occupa dell’educazione e della formazione delle nuove generazioni, insegnante e primo cittadino Perra non nasconde il dispiacere che ha provato nel leggere le osservazioni di alcuni suoi concittadini. https://www.castedduonline.it/siurgus-donigala-bimbi-adottano-una-discarica-e-la-trasformano-in-un-rifugio-dove-riunirsi-e-giocare-sfrattati/?fbclid=IwY2xjawGX4b9leHRuA2FlbQIxMQABHRBSAs9loh4Enald4s6bl2IDf2A1HI-xmx9SaapYGflRkcD55ejLxN7hSw_aem_r2aq4pmImteZAQZy05fNew
Una osservazione anche per “la discarica” così definita dai genitori, del luogo adiacente all’albero: “Vengono gettati rami secchi, soprattutto, da chi ripulisce i cortili privati ma siamo sempre presenti e molto attenti al decoro urbano”.
Insomma, la casetta della discordia, potrebbe essere definita, ma “nessuna polemica” è la prerogativa: la questione si basa pressoché unicamente sulla sicurezza in quanto “per salire su un albero devono essere adottate tutte le precauzioni necessarie, una scala, il casco da indossare. C’è il parco giochi per i bambini, stiamo sistemando il parco avventura, abbiamo investito 300 mila euro per il progetto che sta per andare in appalto e che prevede la messa in sicurezza delle attrazioni”. Percorsi avventura che si snodano tra la natura, corde che si intersecano tra gli alberi per regalare arrampicate dove destrezza e movimento fisico saranno gli strumenti principali per praticare un sano e divertente allenamento.
Non per ultima la questione “alberi secolari”: sono tre i monumenti naturali che sono stati preservati nel corso degli anni, i cittadini dalle chiome verdi dimorano, protetti, salvaguardati perché patrimonio di tutti. Impossibile, quindi, recare oltraggio senza conseguenze, senza passare inosservati: di inestimabile valore assistono da secoli all’evolversi del tempo, della comunità che si rinnova, generazione dopo generazione.
Impossibile, dunque, pensare a una struttura su quei rami forti e robusti, maestosi, da ammirare nella loro semplice e naturale bellezza.