Dramma a Sinnai, in località Tasonis. Antonietta Avignogne, pediatra di sessantaquattro anni, è morta. Fatale un malore improvviso, mentre si trovava nel suo giardino, da sola. Sono stati infatti i parenti, allarmati perchè non rispondeva al telefono, a verificare e fare la drammatica scoperta. Il corpo della dottoressa era disteso sul prato, immobile. I soccorsi si sono purtroppo rivelati inutili. La Avignone, sino a pochi giorni fa, ha seguito e visitato i bambini nel suo studio di Vico II Nazionale a Quartucciu, dove operava regolarmente. Molto attiva anche nei Lions cittadini, ha partecipato a tanti eventi di carattere sociale, dei quali si trova traccia anche nei sito ufficiale del club. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri, che hanno appurato la causa del decesso: malore improvviso. Non c’è stato bisogno di sequestrare il corpo o di svolgere autopsie, la salma è stata restituita ai familiari per la celebrazione del funerale. Chi la conosceva bene, parla della 64enne come di una donna precisa sul suo lavoro e pronta ad aiutare sempre tutti, pur mantenendo un livello di discrezionalità e privacy.
Tra i tanti che la piangono c’è Paolo Zandara, pediatra e segretario regionale del sindacato Sispe: “Perdiamo una collega molto valida e preparata, che ho avuto occasione di incontrare diverse volte alle riunioni di tutti noi medici. Porgo le mie più sentite condoglianze ai suoi familiari”. Lacrime e commozione anche per il sindaco di Quartucciu, Pietro Pisu: ” La tragica scomparsa della nostra pediatra, la dottoressa Avignone, ha colpito tristemente tutta la comunità. Dottoressa Antonietta, come la chiamavamo tutti e soprattutto i suoi piccoli pazienti, lascia un vuoto incolmabile per la sua umanità e grande professionalità. Nel periodo Covid ci sentivamo spesso e non ha lesinato il suo impegno e l’amore per la nostra gente quando le chiesi di affiancarci volontariamente nella campagna di screening. La comunità quartuccese si stringe al dolore dei familiari e ringrazierà per sempre una donna che ha amato tanto i suoi bambini e la nostra città. Grazie, dottoressa Antonietta”.











