L’ultimo caso? Un angioletto, un caro ricordo di famiglia. Si pensa anche al maltempo dei giorni scorsi, ma il sospetto che, invece, sia stato portato via volontariamente è rafforzato da tante altre segnalazioni giunte dai residenti.
Fiori, soprattutto, ma anche lumi e, addirittura, una croce, come vasi e altri oggetti di valore economico irrisorio ma inestimabile dal punto di vista affettivo. Un segno di vicinanza appoggiato dove riposano le spoglie mortali, doni per riscaldare il cuore e affievolire quel dolore immortale causato dalla perdita dei propri cari, violato, però, da chi non ha rispetto nemmeno verso i morti.
Una pratica purtroppo diffusa quelle delle mani lunghe in camposanto, molte le segnalazioni che giungono da molti comuni dove gli ornamenti spariscono, volano via e, a volte, si appoggiano, addirittura, su altre tombe. Come i fiori, per esempio, che molto spesso vengono ritrovati dentro i vasi di altri loculi.
E c’è chi, talmente affranto dal dispiace, decide di non portare piu niente in dono: “Hanno rubato qualunque cosa mettevo nei vasetti, fiori veri, fiori di seta, anche fiori fatti col fil di ferro. Ogni volta mi veniva un malessere e l’ultima volta è stata quando mi sono accorta che avevano rubato il mazzo di orchidee che avevo portato per il compleanno. Sono scoppiata a piangere e ho deciso che non avrei più portato fiori di nessuno genere” racconta un cittadino. “La cattiveria umana si mostra pure in cimitero”.











