Aneddoti e racconti da parte della novantenne ai giovani compaesani, una lezione di vita a tu per tu con un pilastro portante di tutta la comunità.
La classe 1°A dell’istituto comprensivo Statale Sinnai 1 ieri si è recata a casa di tzia Maria Antonietta. “Siamo stati accolti da un nonnina grintosa minuta nata “su 25 de Lampadas de su 1930”. Sposata all’età di 18 anni con 12 figli e una vita legata al lavoro domestico e l’amore per la famiglia che desiderava numerosa perché era figlia unica” hanno spiegato le insegnanti.
Ha raccontato la storia legata al suo nome da battesimo Maria, ma nota col nome della “Pardina” che l’ha battezzata, la figlia del Conte Orrù di Senorbì che fu suora. Ha incuriosito i ragazzi con i racconti della vita passata di 90 anni fa. Sposata nel subito dopo guerra, la povertà, i sacrifici per trovare il cibo, l’organizzazione dei lavori domestici. Non potevano mancare le galline e il maiale dal quale si ricavava il sapone. Ha raccontato, stupendo i ragazzi, di Maria Farranca, una vecchietta che viveva, secondo la leggenda locale, dentro i pozzi. I bambini ne avevano timore. Erano storie, racconti della mitologia locale usati come deterrente per non far avvicinare i bambini ai pozzi e fontane a quel tempo liberi da sigilli di sicurezza. I racconti de S’Accabadora e la sua esperienza di essere mamma aiutata da s’allevadora. “Lucidissima ricorda i nomi delle “Allevatrici” che l’aiutarono a partorire.
La signora ha frequentato sino alla terza elementare per essere indipendente nel firmare documenti altrimenti, in quel tempo, sarebbero dovuti essere necessari 2 testimoni. Ha insistito che i figli studiassero. Li ha coinvolti talmente tanto che alcuni di loro hanno proseguito sino alla laurea”. Le storie sono proseguite con il racconto della raccolta del grano sino ad arrivare al prodotto finito: farina e poi pane. Ha spiegato con gli utensili a disposizione: su terazzu fini a trama de seda, su ciulliru, su canisteddu, sa crobedda, sa pallinedda e sa scivedda. Su coffinu con i doni ricevuti dalla suocera: unu muccadori de conca, dolci e unu rosariu de pratta.
I ragazzi hanno donato alla signora Tronci, o meglio, Maria Atzeni un libro sulla storia di Sinnai e un fiore in segno di gratitudine. La visita è terminata con una merenda conviviale attorno alla bis nonnina super attiva e “con tanta voglia di tramandare le nostre tradizioni”. Un momento importante per i ragazzi, che ben hanno gradito l’iniziativa
dell’uscita didattica per acquisire informazioni relative alle storie e leggende (mito) della tradizione sinnaese. I docenti che hanno accompagnato i giovani, Aneris, Ligas e Racugno hanno, dunque, aggiunto un bagaglio culturale, storico e sociale ai ragazzi con le testimonianze di signora Antonietta, un vero e proprio personaggio. Ancora attiva è depositaria di un patrimonio che è giusto trasmettere ai ragazzi. Mamma di una famiglia numerosa, Paolo Tronci, uno dei figli, è stato sindaco di Sinnai per 15 anni, governa la sua casa meravigliosamente.











