Non sono confortanti i dati emersi da una simulazione al computer di un attacco russo diretto sulla Sardegna. L’operazione, che fa parte del progetto Joint Stars conclusosi già diverse settimane fa, mostrerebbe che nel caso di offensiva missilistica la città di Cagliari non sarebbe al sicuro. Come riporta La Repubblica, sono stati utilizzati il cacciatorpediniere Doria e una batteria terra-aria Samp-T, ma sarebbero risultati insufficienti.
“Abbiamo bisogno di una difesa aerea multistrato — ha spiegato il generale Nicola Piasente — che possa agire a quote basse, medie e a lunga distanza”.
Il problema di grande vulnerabilità che coinvolge il capoluogo sardo riguarda anche altre grandi realtà europee, che secondo lo studio non sarebbero del tutto pronte ad affrontare quel tipo di attacco. Inoltre, sussiste anche un grosso problema produttivo proprio per quanto la produzione missilistica da utilizzare come controffensiva. Aspetto messo in rilievo dal segretario generale della NATO Mark Rutte, che sollecita una maggiore concentrazione di risorse.
Foto: Ministero della Difesa/ Joint Stars 2025











