La scuola non ha i fondi per le gite scolastica, ma gli alunni della Terza B della scuola media “Enrico Fermi” di Siliqua, non si sono persi d’animo: hanno allestito una bancarella per “proporre” i dolci confezionati dalle loro mamme, che sono andati a ruba. «E’ nostra intenzione fare un viaggio di istruzione, preferibilmente a Torino o a Venezia. La scuola però non può permettersi di finanziare la gita scolastica, per cui, cercheremo di ricavare una parte dei fondi necesaari con iniziative di questo genere», fanno sapere Martina Collu e Sharon Cadeddu, le portavoce della classe Terza B. Don Davide Cannella, favorevole all’iniziativa, ha concesso agli alunni lo spazio per l’allestimento della bancarella, nel piazzale della parrocchia San Giorgio. I cittadini siliquesi hanno risposto bene alla loro iniziativa, acquistando tutti i dolci artigianali preparati dalle mamme degli stessi alunni. A vendere i dolci 14 alunni della Terza B, quasi l’intera classe. «Ci piacerebbe visitare una città del nord Italia», dicono gli alunni, «per la gita, che prevediamo di fare a fine marzo, servono circa 350 euro a testa, tra viaggio e albergo. Manca ancora qualche mese, tuttavia, continueremo a mandare avanti nuove iniziative per racimolare altri soldi». Per raggiungere la cifra prevista ci vuole ancora tanto. Prossimamente, gli alunni allestiranno una bancarella con oggetti di artigianato sardo. Poi, a fine mese, ci sarà la distribuzione del nuovo numero del giornale scolastico “Il nuovo corriere della scuola”, che sarà stampato in collaborazione col Giornalino di Siliqua. L’obiettivo di queste iniziative è quello di ricevere altri fondi, in modo da abbattere i costi del viaggio e arrivare almeno alla metà della cifra necessaria per la gita scolastica. E se i cittadini risponderanno in modo massiccio, il loro progetto potrebbe concretizzarsi. In gita con gli studenti, come accompagnatrice, dovrebbe andare la professoressa di Lettere, Sandra Rombi. Per gli studenti, la gita di istruzione è assai importante in quanto ha un ruolo didattico e sociale non trascurabile.












