Si ustiona con l’acqua bollente, dimessa dall’ospedale di San Gavino: “Dovrò pagarmi l’ambulanza per Sassari”

Ha rimediato un’ustione di secondo grado alla gamba sinistra, Mara Mattei, badante 57enne di Serramanna. Dopo visite e bendaggi le dimissioni: “In codice giallo. Mi hanno detto che non erano attrezzati per tenermi. Per raggiungere il centro grandi ustionati, domani, sarò costretta a spendere soldi con una cooperativa, spero solo di non peggiorare”


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Si è ustionata una gamba con dell’acqua bollente, caduta da una borsa di acqua calda che stava portando ad un’anziana che segue nel suo paese, a Serramanna. Mara Mattei, 57 anni, è stata portata dal 118 all’ospedale di San Gavino Monreale ma, dopo poche ore, è stata dimessa: “In codice giallo, con un’ustione confermata di secondo grado”. Sembra uno scherzo, ma non è così. La donna sarebbe voluta rimanere in ospedale, per essere controllata dai dottori, o trasferita al centro grandi ustionati di Sassari. Niente da fare: “Mi hanno detto che non sono attrezzati per tenermi, hanno contattato i loro colleghi sassaresi e mi hanno fissato un appuntamento solo per domani”. Così, aiutata dal figlio e dal compagno, è ritornata a casa dolorante, fasciata e soprattutto preoccupata: “Spero di non peggiorare, mi hanno dato alcune pastiglie e altri medicinali”, racconta la Mattei. Che, ovviamente, ha espresso grossa perplessità quando l’hanno informata che l’avrebbero dimessa: “Ma mi hanno risposto che non sono attrezzati per un caso come il mio”. Solo che l’alternativa del centro grandi ustionati non è immediata, e oltre alla preoccupazione c’è anche il fattore economico al quale dover badare. Con una gamba in quelle condizioni non può certo affrontare un viaggio in una macchina standard.
“Mi sono già informata, dovrò pagarmi l’ambulanza di tasca mia. Mi chiedono 300 euro, cinquanta euro in meno se il viaggio lo farò su un Doblò. È comunque un bel problema, non ho alternative perchè il mio compagno non può perdere una giornata di lavoro e mio figlio ha già impegni fissati. E poi, comunque, per arrivare sino a Sassari per sottopormi a una visita devo essere comunque monitorata dal personale medico”.


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