Settimo San Pietro potrebbe essere il primo Comune della nuova Città Metropolitana a lanciare una moneta alternativa, e non si tratta di sardex. L’annuncio è di oggi, firmato dal sindaco: “Stiamo lavorando alla realizzazione di un punto importante delle nostre linee programmatiche che prevedono l’utilizzo dello Scec ( una moneta complementare) come strumento per tutelare, stimolare ed incentivare il commercio nel territorio attraverso la creazione di un circuito di operatori commerciali e di cittadini con vantaggi per entrambi. Prossimamente si svolgeranno incontri sul tema a cui tutti sono invitati a partecipare”. Va precisato però che i Buoni locali SCEC non sono una valuta complementare vera e propria. Si tratta di buoni per ottenere una riduzione di prezzo che gli associati decidono di farsi reciprocamente attraverso un atto volontario, da cui ci si può svincolare in qualsiasi momento. La percentuale di accettazione del buono di Solidarietà viene lasciata alla libera scelta dell’associato che offre prodotti o servizi; un’accettazione che va solitamente dal 10 al 30%. Pur essendo mutuato dalla pratica della GDO lo SCEC, la Solidarietà ChE Cammina, viene messo a disposizione della comunità e usato esclusivamente insieme agli euro e ha l’obiettivo di ancorare al territorio la ricchezza e farla reinvestire nel circuito, favorendo le produzioni locali. Il coordinamento nazionale, formato dai rappresentanti regionali votati dai soci attivisti, si è dato un regolamento di distribuzione che garantisce equità, trasparenza, equilibrio nella emissione regionale /nazionale di SCEC. Arcipelago lavora anche alla ricostruzione delle comunità sociali attraverso la Solidarietà reciproca e il mutuo aiuto riscoprendo i valori delle nostre radici contadine. Dal luglio 2010 l’Agenzia dell’entrate ha risposto positivamente all’interpello promosso da Arcipelago e ha sancito la legittimità fiscale dello SCEC.













