Settembre, boom di furti nelle case: Assemini il centro più colpito

Appartamenti nel mirino: banda di stranieri in azione?


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Le persone in vacanza, i ladri nelle loro case. Una combinazione purtroppo attuale, soprattutto, nel cagliaritano e durante il periodo estivo. Ladri scatenati che agiscono in qualsiasi momento della giornata. Per loro poco importa che sia giorno o notte. Sono talmente spregiudicati che non si mettono alcun problema quando devono mettere a segno un colpo. Qualcuno addirittura rischia di essere trovato con le «mani nel sacco». Tuttavia, sinora sono arrivate tantissime denunce di furto per colpi messi a segno dai topi d’appartamento, alcuni poi prendono di mira negozi, altri anche le auto parcheggiate. La maglia nera dei furti spetta ad Assemini, una delle città dell’hinterland più bersagliate, dove i carabinieri hanno constatato che il fenomeno, purtroppo, ha preso una brutta piega specialmente nel periodo estivo, quando la gente è in vacanza. I ladri, infatti, approfittano dell’assenza delle persone, magari sanno che sono al mare, o in viaggio e agiscono indisturbati, anche di giorno. Tra l’altro, quando agiscono negli appartamenti hanno tutto il necessario per scassinare anche porte blindate, casseforti, saracinesche e non solo. Poi, una volta dentro, fanno razzia di tutto ciò che di valoroso trovano: oreria, gioielli, denaro, pc portatili, orologi e tanti altri oggetti di valore. Le cause? Secondo il primo cittadino asseminese, Mario Puddu, sono da ricercare nella situazione generale di crisi economica, ma anche sul fatto che diverse persone sui social network, come Facebook e Twitter, fanno sapere a tutti gli «amici» notizie sulle proprie ferie e sui luoghi di villeggiatura. Intanto, le forze dell’ordine invitano i cittadini a seguire le seguenti raccomandazioni: non lasciare in casa oggetti di valore; non fotografare e mettere su Facebook l’interno della propria abitazione, né eventuali oggetti preziosi. Inoltre, occorre chiudere bene porte e finestre e, se possibile, attivare un sistema di allarme elettronico. Attenzione, poi, a non lasciare messaggi sulla segreteria telefonica sulla data di rientro da un viaggio. Se l’assenza è breve meglio lasciare qualche luce accesa o la radio, simulando la presenza di qualcuno in casa. Viceversa se il periodo di assenza è lungo, chiedere ad un vicino di ritirare la posta nella cassetta delle lettere. Occhio, infine, ai segni lasciati dagli zingari vicino a citofoni ed ai portoncini. Esiste infatti un vero e proprio “alfabeto” utilizzato dai nomadi durante i sopralluoghi prima dei furti. ROBY COLLU


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