Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp
La Protezione civile ha prorogato l’allerta gialla per rischio idrogeologico e idraulico in Sardegna fino alla mezzanotte di domani. E mentre l’isola ha deciso di blindarsi annullando tutti gli eventi del fine settimana, ci sono già alcuni territori dove la situazione è più critica.
E’ il caso di Dorgali: qui piove ininterrottamente da stamattina diventando così il paese della Sardegna con la più alta percentuale di pioggia caduta in giornata: circa 100 millimetri. Al momento la situazione è sotto controllo ma il sindaco Angela Testone ha diramato un comunicato per chiedere ai suoi concittadini di fare attenzione. I punti più critici riguardano l’elevato livello raggiunto dal fiume Cedrino. Il paese è sotto costante monitoraggio della Protezione civile. “Si invitano tutti i cittadini a evitare passaggi in sottovie e sottopassi in quanto potrebbero allagarsi repentinamente – si legge nell’avviso – Inoltre è opportuno moderare la velocità dei mezzi a causa della ridotta visibilità e al manto stradale reso scivoloso dalla pioggia. Effettuare una sosta in piazzola o in un luogo sicuro durante le fasi più intense dell’evento”.
Nel frattempo i vigili del Fuoco sono intervenuti nella strada che da Nuoro porta al monte Ortobene per liberare la carreggiata da alcune pietre rotolate dai costoni e per alcuni rami caduti dagli alberi.
Domani, osservata speciale sarà Pirri a Cagliari. L’amministrazione comunale ha diramato un avviso con l’elenco di tutte le strade del quartiere dove è sconsigliato parcheggiare: le vie Balilla (dalla Piazza Italia sino alla via Dandolo) e traverse, Italia, Dolianova, Sinnai, Settimo, Mara, Donori, Santorre Di Santarosa, Confalonieri e Ampere.
Le auto parcheggiate nelle sopraccitate vie possono essere spostate nel parcheggio della piscina di Terramaini in via Pisano.
La protezione civile raccomanda massima prudenza, di uscire di casa solo se necessario e di evitare tutte le situazioni di potenziale pericolo.
Intanto, una squadra di volontari della Protezione Civile, l’Sos di Quartu, è partita per raggiungere l’Emilia Romagna e dare un contributo ai soccorsi nelle zone alluvionate, dove si contano 14 morti e 35mila sfollati. Con un nuovo incubo: l’allerta, altissima, per il rischio frane.