La Sardegna “isolata” dopo l’impennata di casi di Coronavirus? Un’idea che, stando al Corriere della Sera, potrebbe essere allo studio del Governo. “Indiscrezioni ministeriali”, queste le parole utilizzate dal primo quotidiano italiano. E che hanno fatto fare un balzo sulla sedia all’assessore regionale della Sanità, il leghista Mario Nieddu. Che, sin da subito, afferma di aver avuto “interlocuzioni dirette, non c’è nessuna ipotesi di questo genere, nemmeno allo studio del Governo”. Un quadro più chiaro di tutta questa vicenda che sta facendo discutere un’Isola intera si avrà, probabilmente, nelle prossime ore. Nieddu è netto nel rimarcare che è “falso” additare la Sardegna come isola del contagio: “Sono contagi non nostri, non c’è la malattia in Sardegna, il virus l’hanno portato da fuori”, così come “gli stessi sardi che hanno riscontrato la positività, il virus l’hanno preso fuori dai confini isolani. Ricordo che c’è ancora la mia proposta, fatta in Conferenza di Regioni, sulla liberalizzazione di tutti i test sierologici presso tutti i laboratori pubblici e privati. Non è stata accolta. Se l’avessero fatto, avremmo questo strumento da mesi”. Prima, il titolare sardo della Sanità, ricorda che “quando noi abbiamo fatto le proposte ci sono state bocciate, ora che invece le fanno altri sono delle idee geniali”.
“Non voglio credere che il Governo possa fare questo provvedimento punitivo per la Sardegna, che ha dimostrato con la Sicilia di essere tra le migliori regioni per la gestione della pandemia, e lo sta dimostrando anche adesso. Nonostante tutto stiamo tenendo a bada il virus, nell’Isola non c’era più ed è stato reintrodotto dall’esterno. Non vedo per quale motivo dovremmo essere puniti, visto che siamo stati più bravi degli altri”.










