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Sardegna, il grande pasticcio degli ambiti scolastici per i docenti

di Fiorella Garofalo
25 Giugno 2017
in area-vasta, hinterland

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Protesta dei sindacati  per la proposta  della Direzione Scolastica Regionale   di dividere  la Sardegna solo in dieci ambiti. 

Sono  interessati  migliaia di insegnanti per la loro mobilità  che per il prossimo anno scolastico  potrebbero  andare incontro a forti disagi.

 

Interessa migliaia di insegnanti la divisione degli ambiti nell’isola che sono alla base della loro mobilità a partire dall’anno  scolastico 2016/2017  che,  rispetto agli attuali distretti, saranno  ridotti di oltre il  50 per cento e quindi le aree di mobilità saranno nettamente  più estese.

Ogni ambito dovrà avere un massimo di 40 mila studenti, mentre gli ambiti delle città metropolitane e quindi anche Cagliari, potranno arrivare fino ad un massimo di 60 mila alunni. Diverse le  regole per le province con popolazione scolastica inferiore ai 22 mila come  Oristano. 

In sostanza i sindacati Flc Cgil, Cisl e Uil Scuola  chiedono  all’assessorato regionale  all’Istruzione di intervenire per modificare la proposta della Direzione Scolastica Regionale che sembra abbia  diviso tutte le scuole sarde in soli dieci “Ambiti territoriali”. Cosa che creerebbe tanti problemi agli insegnanti sardi che sarebbero costretti a percorrere grandi distanze per recarsi nella scuola  dove insegnano.  

I sindacati quindi  contestano la proposta elaborata dalla Direzione Scolastica  Regionale perché avrebbe pesanti ricadute sulle condizioni di lavoro e sullo stesso sistema scolastico.

Insomma per la Sardegna dovrebbe valere la regola, per altro prevista, della  minore densità demografica  e potrebbero essere applicate delle eccezioni al numero minimo di alunni per le tante  zone   montane che esistono nell’isola.  Invece sembrerebbe che la direzione  dell’Ufficio Scolastico  Regionale non voglia accettare tante deroghe e divida le province sarde  in dieci ambiti di questi  solo uno  andrebbe alle ex province del Sulcis e Medio Campidano (con distanze tra gli istituti di oltre 100 chilometri) e lo stesso  anche per Sassari/Alghero che raggruppa oltre 43 mila studenti. 

Quindi in Sardegna la regola del numero  alunni  non tiene conto  dell’estensione  della Regione e del  numero scarso  di abitanti e neanche del tipo di strade decisamente disagiate. Per questo l’Ufficio Scolastico Regionale dovrebbe  dividere  l’isola  in  ben più dei preventivati 10 ambiti che sarebbero un oltraggio e una grave  discriminazione per i tanti insegnanti  interessati. 

“Il riferimento è a un passaggio della legge 107 che, al comma 6,” dicono i tre sindacati  “in rapporto  alla definizione degli Ambiti territoriali, da decidere entro questo giugno, apre a deroghe legate alle caratteristiche del territorio, tenendo anche conto delle specificità delle aree interne, montane e delle isole, della presenza di scuole nella carceri, nonché di ulteriori situazioni o esperienze territoriali già in atto.”   Come detto quindi,  secondo i sindacati,per  la Sardegna possono essere applicate  delle  deroga importanti  ai parametri fissati  che farebbero aumentare decisamente il numero degli ambiti. 

“Un progetto assurdo quindi” aggiungono i sindacati  “che va rivisto nell’immediato e anche in riferimento all’attuazione della riforma degli Enti Locali che definirà la composizione delle Province e delle Unioni dei Comuni trasformando non poco l’attuale fisionomia della mappa territoriale.” 

Alla luce di queste considerazioni Flc,  Cisl Scuola e Uil Scuola chiedono alla Regione di spingere perché vengano utilizzate tutte le deroghe possibili al fine di diminuire le dimensioni degli ambiti e scongiurare una situazione di grave disagio per tutto il sistema scolastico sardo. 

L’ultima parola spetta dunque   alla Direzione dell’Ufficio Scolastico Regionale che dovrebbe prendere in seria considerazione la geografia dell’isola con tante zone disagiate, prive di collegamenti  agevoli dovuti a strade pericolose e in pessime condizioni e allo spopolamento inarrestabile che dovrebbe portare ad avere un numero di  ambiti ben superiore ai dieci previsti.     

 

Tags: Sardegnascuole
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