Di Paolo Rapeanu
Non c’è pace per il reparto di Psichiatria 2 dell’ospedale cagliaritano Santissima Trinità. L’ultimissimo episodio, avvenuto ieri sera, si porta dietro un bollettino medico pesantissimo: tre guardie, tra loro anche una donna, “sono state aggredite e picchiate da uno dei pazienti provenienti dal carcere di Uta. Tutti e tre sono dovute ricorrere alle cure del pronto soccorso e per molti giorni saranno in infortunio”. A lanciare l’ennesimo sos è Sergio Milia, dirigente Fials e infermiere proprio in Psichiatria 2. “Gli infermieri lavorano tra paura e terrore, lo scorso sette gennaio un paziente extracomunitario ha ferito due guardie”.
L’ultimissimo caso vede tre guardie finite prima al pronto soccorso e poi messe in infortunio.”Il paziente, nonostante fosse stato sedato dal medico di guardia, si è scagliato contro le guardie”. Risultato: “Uno dei tre feriti ne avrà addirittura per due settimane”. Una pentola a pressione che esplode di frequente, Psichiatria 2, stando alle denunce dell’infermiere: “Non si capisce perché continuino a ricoverare da noi tutti questi detenuti. Oltre alle aggressioni, ci sono anche i disagi: se uno di loro deve stare in isolamento, un’intera stanza è tutta per lui, con posti letto che restano inutilizzati. Colpi e botte sono quasi all’ordine del giorno, nonostante i registri di servizio la direzione sanitaria non fa nulla”, attacca Milia, “proprio da oggi, inoltre, il personale medico è costretto a lavorare sotto organico. Il reparto non può restare scoperto, folli salti mortali per continuare a garantire i servizi”.









