Sant’Elia, sfratto evitato: volevano sgomberare un’invalida totale

Sgombero evitato anche grazie all’aiuto dei consiglieri comunali Marisa Depau e Enrico Lobina


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Sfratto evitato oggi nel Borgo Vecchio di Sant’Elia. I carabinieri e i servizi sociali si sono presentati questa mattina, con tanto di ordinanza di sgombero, nel piccolo appartamento comunale in via Fasano, dove abita una donna di 50 anni invalida al 100 per cento. Sul posto anche due consiglieri comunali, Marisa Depau, Sel, e Enrico Lobina, Federazione della Sinistra, che hanno contribuito ad evitare lo sgombero. Per ora si parla di una proroga di alcuni mesi, ma i due esponenti di centrosinistra annunciano: “la battaglia continua”.

In sostanza alla donna, invalida totale e che vive di sussidi sociali, è stata assegnata la casa insieme al convivente, che, dopo essersi assentato per anni, è tornato con l’intento di volerla buttare fuori di casa perché ora ha un’altra relazione. “Oggi, in mezzo alla bufera ò spiega il consigliere Lobina – una donna invalida al 100 per cento, sarebbe potuta finire per strada. Così non è stato. Grazie alla presenza delle donne del quartiere, di militanti politici e dell’associazione “Sant’Elia viva”, nonché dei servizi sociali del Comune, abbiamo evitato lo sfratto. È una prima vittoria. Ora bisogna organizzare tutti coloro che vogliono politiche per la casa, e rifiutano ogni sgombero ingiusto. Bisogna dare una risposta a quelle 900 famiglie che sono in graduatoria per una casa popolare, e a quelle migliaia di giovani che scappano da Cagliari perché non trovano casa. La Regione metta in campo una legge sull’autorecupero a fini abitativi, e si sblocchino tutti i lavori interrotti a Sant’Elia”. Nella foto di G.Congia per l’associazione Sant’Elia Viva, un momento del mancato sfratto di oggi.


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