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Un piccolo lieto fine per Linda, la donna che vive da anni in un appartamento popolare del Borgo Vecchio di Sant’Elia, e da alcuni mesi a rischio sfratto. Dopo diversi sit in e proteste é arrivato la revoca di sgombero per la donna, e un preavviso di decadenza per l’ex compagno, che di fatto ora non é più proprietario dell’appartamento di via Fasano 52. Dal Comune arrivano delle risposte: lo sgombero é stato rinviato di un mese, in attesa di esaminare tutti i documenti. “Ma la battaglia prosegue – annunciano le donne dell’associazione Sant’Elia Viva – per Linda e per tutte le persone a rischio sfratto del quartiere, che ormai sono circa 9 mila: il Comune si metta una mano sulla coscienza”.
La vicenda. In sostanza alla donna, invalida totale e che vive di sussidi sociali, è stata assegnata la casa insieme al convivente, che, dopo essersi assentato per anni, è tornato con l’intento di volerla buttare fuori di casa perché ora ha un’altra relazione. Lo sgombero era previsto per questa mattina, e la donna rischiava di ritrovarsi per strada. Ma l’ufficiale giudiziario, insieme ai carabinieri all’avvocato dell’ex compagno e alle assistenti sociali, si é presentato con un atto di revoca di sfratto: il giudice ora avrà un mese di tempo per esaminare tutta la documentazione e decidere di intestare l’appartamento alla signora Linda.
“Sono fiducioso che lo sgombero verrà revocato – spiega il consigliere comunale Enrico Lobina, Fds, da sempre in prima linea insieme alla collega di Sel, Marisa Depau, sul tema dell’edilizia popolare – Il caso della signora fa parte di una situazione di precarietà abitativa che riguarda tutta la città: ogni anno c’è un aumento del 30 per cento di sfratti per morosità, e a pagarne le conseguenze sono spesso le giovani coppie con problemi economici”.