Un metodo per attirare l’attenzione e la voglia di divulgare e raggiungere la maggior parte delle persone attraverso un modus operandi insolito: affrontare le tematiche sociali, quelle più spigolose, attraverso il teatro. Questo è l’obiettivo della compagnia “Il Teatro delle Gocce” che con lo spettacolo “Terapia d’urto!” affronterà la sofferenza psicologica originata dalle relazioni tossiche. L’appuntamento, gratuito, è per sabato 22 aprile alle ore 19:30 presso il Teatro Comunale “Akinu Congia” in via Azuni (parco S’Arei). Un argomento delicato, di cui si parla già abbondantemente soprattutto nei centri antiviolenza e con i professionisti della psiche umana che necessita, durante e dopo la relazione tossica, di essere curata dalle ferite inferte da chi grande amore promette solo a parole. Una tematica importante, poiché non è raro rimanere intrappolati in un rapporto simile: appare inizialmente bellissimo, come una rosa in bocciolo, che nasconde le spine ma queste ci sono eccome, più fatali che mai. Chi ha avuto la fortuna di scampare da una sciagura simile non conosce i risvolti drammatici che accompagnano queste relazioni fatte di grande amore, finto, unico e immenso, che si trasforma in un incubo immotivato. Uscirne è difficile poiché la razionalità va in corto circuito e il cuore soffre, tanto. Si entra nel meccanismo della dissonanza cognitiva e, giorno dopo giorno, l’anima si spegne. Recuperare è possibile ma il percorso da affrontare è molto lungo: per i più fortunati e forti può bastare un anno ma almeno tre sono quelli in media dichiarati per riprendere in mano, anche se non del tutto, la vita. E allora è bene divulgare questa illogicità intrecciata in meccanismi malati che il falso amore produce affinché si possano salvare più anime possibili e utilizzare la speciale comunicazione, che solo il teatro è in grado di offrire, come un valido e utile strumento.
La commedia ha totalizzato un sold out dietro l’altro, tanti gli spettatori che hanno applaudito gli attori della compagnia teatrale. La trama racconta di una giovane, Chantal, che si ritrova con la vita rovinata dopo essere stata abbandonata all’altare e, in preda alla disperazione, decide di farla finita gettandosi dal palazzo più alto della città. Poco prima del tuffo, però, viene interrotta dalla psicologa Nicoletta che, al suo primo giorno di lavoro, si trova tra le mani un caso complicato e un’ottima occasione per farsi pubblicità. Con l’intervento di Salvatore, un eroe sottopagato con la passione per la divulgazione scientifica, le cose prenderanno una piega ancora più surreale e inaspettata. Per fortuna (o forse no) si unisce a loro anche la madre di Chantal, Olimpia, portando con sé un tocco di classe e i retroscena di una storia familiare tragicomica.










