Sanità sarda in crisi, 12 ore di fila di 1500 pazienti per potersi accaparrare i primi (ed unici) 500 postipaziente a Terralba: “Sono indegni per una Nazione civile”. Primo incontro tra i vertici all’assessorato della sanità, in discussione: “Rete Ospedaliera, Medicina Territoriale, integrazione socio sanitaria”. Successivamente agli interventi confederali, il segretario generale UIL FPL Priamo Foddis, nel porre l’accento su alcuni passaggi dell’intervento dell’assessore Bartolazzi, evidenzia che “le necessità manifestate debbano passare attraverso un processo inversamente proporzionale, ossia, cominciare a risolvere i problemi dal basso, dalla medicina territoriale, primo vero ed insostituibile argine al sovraffollamento dei pronto soccorso che ad oggi a causa del sovraccarico di lavoro, limitano di fatto, la possibilità che le varie eccellenze territoriali menzionate dall’assessore, possano esprimersi al meglio delle loro potenzialità”.
“Non si può parlare di un servizio sanitario funzionale e di eccellenza se non si mette mano alla situazione drammatica che vede regionalmente mancare circa 400 ambulatori, che quelle sedi sono di fatto mancanti di assistenza primaria, che la Sardegna negli ultimi 5 anni ha perso circa il 40% dei medici di base, che 12 ore di fila di 1500 pazienti per potersi accaparrare i primi (ed unici) 500 postipaziente a Terralba sono indegni per una Nazione civile, che il problema della proroga operativa ai medici in pensione non è che una pezza di breve termine che posticipa solo un problema che deve essere reso stabile passando da un auspicabile piano Marshall di assunzioni mirate territorialmente per professionalità ed esigenza, rendendo contrattualmente “appetibili” le sedi potenzialmente meno ambite”. Le parti si sono accordate in autoconvocazione per il secondo incontro il 13 alle 14.30.
“Come primo sindacato nella sanità Sarda ci consideriamo parte integrale e fondamentale di questo delicato processo, considerando positivo questo primo incontro, l’auspicio è che attraverso la concertazione e condivisione dei problemi, si passi con deciso piglio, dalle parole ai fatti”.