San Leone,piano dei ragazzi del Bacaredda: un campus studentesco

 I protagonisti di questo lavoro durato circa due anni hanno vinto un concorso di idee bandito da Parco Geominerario e Ordine dei Geometri. E progettano un bellissimo campus per studenti per fare rivivere la miniera


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 La fantasia e la perizia progettuale dei giovanissimi aspiranti geometri del Bacaredda per far rivivere la miniera e e gli alloggi di San Leone. Come? Il futuro di quell’area, è, secondo i ragazzi, un campus studentesco. Tutto fatto da loro: hanno effettuato i rilievi, hanno riportato le misure e ridisegnato gli edifici e gli spazi intorno. Infine hanno trasformato tutto in un video che simula- e chissà magari anticipa- la nuova vita della miniera. San Leone, uno splendido esempio di archeologia industriale tra Assemini e Capoterra. In una zona che ha subito i pesanti effetti delle alluvioni, soprattutto di quella devastante del 2008. Un tempo si estraeva il ferro, c’era una stazione delle ferrovie e i minatori erano ospitati negli edifici intorno. Un vero e proprio villaggio.

Fino al 1963. Poi la chiusura dell’attività. I ragazzi hanno ridisegnato tutto: gli interni con aule multimediali e zona pranzo. Altri locali poi sono attrezzati come struttura turistica. Anche perché si tratta di un’area bellissima dal punto di vista ambientale. Con un tipo di lentischio studiato all’Universitá di Oslo. Gli studenti hanno pensato anche alle aree esterne: rimettendo virtualmente a posto tutte le zone devastate dalle alluvioni con tanto di corso d’acqua, ben protetto dagli argini, che scorre intorno alla struttura vicino a prati e campi da tennis. Tutto nato nelle aule del Bacaredda. Un progetto che non passa inosservato. I protagonisti di questo lavoro durato circa due anni hanno vinto un concorso di idee bandito da Parco Geominerario e Ordine dei Geometri.