Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp
Solo l’intervento repentino della Regione con i contributi o con un accordo che soddisfi Ryanair potrebbe salvare le rotte che da Cagliari (ma anche da Alghero) la compagnia si accinge a tagliare.
Ma la nostra intervista all’assessore regionale dei Trasporti Deiana e le suoi continue dichiarazioni sul fatto che i contributi possono essere dati solo con una gara pubblica aperta a tutti e trasparente, lasciano poche speranze sull’epilogo positivo della questione.
Secondo molti l’assessore, ma anche il presidente della Regione Pigliaru, dovrebbero lavorare per trovare una soluzione, che esiste se si tratta con L’Unione Europea parlando di Regione fortemente penalizzata per l’insularità, perché è in ballo appunto il nostro isolamento.
C’è il rischio, che non si deve assolutamente correre, di essere di nuovo in balia della compagnia di bandiera per raggiungere per esempio la Spagna con tutti gli alti costi che ne deriverebbero.
E pensare che quando avevamo lanciato il sospetto per primi che la compagnia irlandese avesse ormai deciso di tagliare almeno 5 tratte da Cagliari ci avevano preso per disfattisti.
A tutt’oggi nel sito Ryanair le rotte da Cagliari per Madrid, Girona, Baden Baden, Marsiglia e Kaunas sono elencate ma non è possibile prenotarle. La compagnia Low cost per Alghero sembra che abbia addirittura chiesto al personale di bordo lì stanziato un’altra destinazione perché la base della città catalana sarà almeno dimezzata come aerei e come personale: questo a conferma dei forti tagli delle tratte.
Tra i tagli da Cagliari il più pesante è quello della rotta storica per Barcellona-Girona che è attiva fino a marzo e poi, anche per questa tratta, le prenotazioni sono impossibili.
Il grave danno è che non solo gli aeroporti spagnoli praticamente sono irraggiungibile da Cagliari ma anche tutte le altre mete che si potevano raggiungere da quelle città. Gli spagnoli poi arrivavano a Cagliari numerosi e quindi mancherà all’appello un’intera nazione che, come gli italiani, si sposta molto e che ora per raggiungere la Sardegna dovrà passare attraverso un altro aeroporto italiano con costi altissimi.
Anche la rotta da Kaunas porterà a una diminuzione di turisti sensibile dal nord Europa: infatti era usata non solo dagli abitanti dei Paesi Baltici ma anche da polacchi del nord e finlandesi per raggiungere la nostra città.
Un danno ancora più grave sarebbe la ventilata riduzione dei colleganti per Ciampino che limiterebbe la libertà di spostamento dei cagliaritani, ma anche dei sardi in generale.
“L’anno scorso potevamo prenotare in questo periodo su tutte le tratte estive” sottolinea Franco Turco, agente di viaggio e tour operator, “Invece quest’anno in quelle 5 rotte ho appurato che non è possibile prenotare. Sarebbe un danno gravissimo perché non si tratta solo di cancellare quelle tratte ma anche molte altre destinazioni che quegli aeroporti permettevano di raggiungere. Ci vorrebbe la volontà politica per effettuare il cofinanziamento o il co-marketing , nessuno impedisce, per esempio, al Comune di Cagliari di inserire pubblicità a favore della città nel giornale di bordo delle compagnie low cost, oppure alla Regione di promuovere la Sardegna sulle livree degli aerei low cost anche su altre rotte”.
Il danno sembra irreparabile, la palla è in mano però alla Regione che ha il dovere di trovare una soluzione per evitare quel taglio di tratte che si ripercuoterebbero pesantemente sulla economia dell’intera isola.