di Paolo Rapeanu
Rodrigue ha 18 anni ed è nato nel Camerun. Due anni fa l’arrivo a Cagliari, “a bordo di un barchino. Nel mio paese la mia vita era difficile, così ho deciso di lasciarlo. L’unica persona che avevo era mia madre, morta quando ero giovane, lì non ho più nessuno”. Così, la decisione di un viaggio alla ricerca di un futuro migliore. Attualmente ospite della onlus cagliaritana Il Sicomoro, Rodrigue ha le idee chiare: “Sto facendo gli studi serali socio-sanitari al Pertini in via Vesalio, sono stato promosso al secondo anno. Voglio lavorare per aiutare le persone”.
Cagliari tutto un altro mondo, difficile ambientarsi? “È una città bella e tranquilla, sono felice di essere qui, mi piace molto. Ho già tanti amici”, dice, sorridendo, mentre alcuni suoi connazionali cantano e ballano nella piazza San Sepolcro teatro, per qualche ora, della “giornatamondiale del rifugiato 2018”.











