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La grave crisi legata al covid si scontra, ancora una volta, con la burocrazia. Renato Masala a Radio CASTEDDU: “Nessun aiuto dallo Stato e tante tasse da pagare”.
Per tanti anni intere generazioni sono entrate almeno una volta nel suo negozio di musica situato in via Manno a Cagliari;
decide poi di cambiare tutto e di buttarsi a capofitto in una nuova avventura: il settore accoglienza, per l’esattezza, casa vacanze nel centro città composta da 3 monolocali. Lavoratori beffati però, senza aiuti Ristori per chi non ha la partita IVA.
“Non prendo niente anche se io pago tutto ciò che incasso e guadagno durante il lavoro. In questo periodo non si sta lavorando, speravamo per Natale e capodanno e invece è arrivata la stretta”.
Nessun aiuto dallo Stato, quindi, “anzi ne devo dare io come sempre. Si va avanti, per fortuna c’è mia moglie che ha un piccolo lavoro e si prosegue con quel pochissimo che si è lavorato quest’estate”.
57 anni, Masala lavora dall’età di 16 anni: 26 anni di strumenti musicali e gli altri nell’attività turistica. Un imprenditore che ha deciso di scommettere su uno degli ori della Sardegna, cioè il turismo, ma dallo stato arriva la delusione, forse, più grande: “con un’attività si fanno investimenti, lo stato non aiuta, anzi cerca di ammazzarti di più”.