Doveva essere il giorno della riapertura, quello in cui, dopo oltre due mesi, le serrande del suo locale si sarebbero finalmente rialzate e invece non è stato così. È disperata Rita Aru. Assieme a suo fratello gestisce un circolo privato in via Del Redentore a Monserrato. Questa mattina l’amara sorpresa perché nel decreto non si fa alcun riferimento a questa tipologia di attività. “Siamo in ginocchio, abbiamo investito tanto in questo esercizio – spiega Rita Aru – oggi abbiamo eseguito anche la sanificazione del locale ma le nostre serrande rimangono abbassate”.
Con la voce triste, sconfortata, quasi stremata da questa situazione che oramai va avanti da diversi mesi, Aru spera in un evolversi positivo al più presto. Per il momento “i circoli, quali luogo di ritrovo per motivi ricreativi o culturali, rimangono vietati fino alla definizione di linee guida così come previste dal DL 33/2020. Si rappresenta altresì – spiega il Comandante della Polizia Municipale di Monserrato Massimiliano Zurru – che ai sensi della lettera z) art.1 del DPCM 17 / 5/2020 sono sospese le attività di centri culturali e sociali. Al riguardo non vi è ancora una specifica disciplina, che ne preveda la riapertura, della regione Sardegna”.
In serata è probabile che vengano resi noti degli sviluppi a riguardo, i vertici sono al lavoro proprio in merito alla questione. “Molti circoli privati, sono delle attività che danno lavoro alla pari di tante attività commerciali – Andrea zucca Capogruppo La Svolta –
oltre che punti di ritrovo, per giovani ed anziani. Meritano di essere presi in considerazione da Regione e parlamento e che sappiano quando possano riprendere alla pari delle altre attività che svolgono servizi simili”.











