Scambiata per parcheggio, ha tratto in inganno chi ha pensato che la corsia dedicata alle due ruote ecologiche fosse stata convertita in parcheggi. Così non è: nonostante la ricerca di una sosta autorizzata sia una tra le imprese che mettono a dura prova gli automobilisti, la pista ciclabile non si tocca: spesso già occupata da qualche ruota e cofano che invadono il “territorio”, è sembrato un “miraggio” quella linea orizzontale in rifacimento. Un’occasione da prendere al volo, ma che è costata cara a chi ha osato parcheggiare. La carenza dei parcheggi è una problematica ben diffusa un pò in tutti i comuni, soprattutto dell’hinterland cagliaritano: troppe le vetture in marcia, lo spazio a disposizione non è sempre sufficiente per tutti. Ecco così che si parcheggia anche dove capita, dove si intravede un piccolo spazio al fine anche solo di sbrigare le commissioni giornaliere. Ma la pista ciclabile è inviolabile: spazio anche ai ciclisti, a chi associa la mobilità ecosostenibile all’attività fisica e che, spesso, trova la pista disseminata di ostacoli da superare, come le macchine parcheggiate dove proprio non devono.