I quattro giovani morti nel tragico incidente stradale hanno fatto piombare nel dolore la piccola comunità accogliente e sorridente ubicata tra i monti, un lutto collettivo che non abbandona le famiglie di quei ragazzi diventati figli e fratelli di tutti.
Impossibile mostrare il sorriso che caratterizza queste giornate, quelle in cui il cuore della Sardegna apre le porte, più che mai, ai visitatori. È ancora troppo forte lo sconcerto per quei quattro ragazzi volati in cielo troppo presto, che, in poche ore, sono diventati i figli di una intera Isola che si è stretta al dolore delle loro famiglie, segnate per sempre da un destino crudele. Una curva nemmeno segnalata, senza guardrail, percorsa chissà quante volte, ha tratto in inganno chi è nato e cresciuto in quella natura incontaminata. E lì sono andate via, in fondo alla scarpata, le anime di Michele, Marco, Lorenzo e Michele. E poi anche l’imprenditore nuorese Mauro che a San Teodoro ha perso la vita, sempre in un incidente stradale, poche ore dopo che il paese aveva dato l’ultimo saluto ai suoi ragazzi.
“Per ogni cosa c’è il suo momento, quando una comunità è scossa, confusa, triste ha un solo modo per ritrovarsi: stringersi insieme e provare a ragionare in maniera collettiva.
La tragedia che ha colpito il nostro paese non ha lasciato nessuno indifferente. Tutti ci siamo sentiti e ci sentiamo padri, madri, fratelli, sorelle, amiche e amici di Michele, Lorenzo, Marco, Michele e Mauro.
Ognuno di noi ha affrontato un dolore tutto suo e ha provato, in ogni modo a far sentire la propria
vicinanza alle famiglie colpite” ha comunicato il Comune.
“Cortes Apertas è patrimonio del paese, è un evento che ogni anno porta a Fonni migliaia di persone.
Persone che quando arrivano da noi vengono accolte col sorriso da ogni operatore economico e possono apprezzare come un paese intero sorride insieme ai visitatori che si possono immergere completamente in una comunità viva, vitale, in cui le tradizioni non sono ostentate ma coinvolgono veramente tutti: dai bambini agli anziani.
Può un evento di questa portata essere organizzato con la stessa allegria, lo stesso coinvolgimento comunitario, la stessa armonia quando il paese ha ancora gli occhi gonfi di lacrime per la più grande tragedia mai successa?
Cortes Apertas o è evento di tutti, o, più semplicemente, non è.
Il Paese di Fonni vuole tornare a mostrarsi ai visitatori con il suo sorriso più vero, con la sua innata capacità di accogliere chiunque ed è per questo che quest’anno la manifestazione si ferma per l’Immacolata e verrà rinviata a fine gennaio.
Per rispetto verso il dolore di tutti, ma anche per rispetto di chi vorrebbe venire a visitarci”.
Settimane che serviranno a tutti noi non a fermarci ma a trovare nuovi stimoli per ripartire, per renderci conto di quanto questa prova, ingiusta e incomprensibile, sia stata un modo per riscoprire una comunità unita, seria, solidale, vicina”.