Cagliari – Uva a 15 euro, pane a 6 euro al chilo: riesplode il caro prezzi. Giuliano Frau, Adoc: “Aumenti ingiustificati”. E per Natale? Ovviamente “i prezzi aumenteranno”. Riesplode il caso del caro spesa, riempire il carrello senza rimetterci lo stipendio diventa un’impresa sempre più ardua. Una questione che ben conosce il presidente dell’associazione consumatori Sardegna, attento e vigile per scoprire cosa proprio non va tra banconi e scaffali di mercati e supermercati. Un modo per difendersi dal cartellini dei prezzi lievitati? “I prezzi aumentano in base alla richiesta, non si possono imporre dei limiti ma chi acquista può semplicemente scegliere di non acquistare ciò che è esagerato”. Una strategia, insomma, per far capire che il potere è nelle mani di chi fa la spesa. Spesso si possono trovare differenze di prezzi tra gli stessi prodotti, da un mercato all’altro, se non da un punto vendita distante dal concorrente solo pochi metri. Un esempio? I kiwi. Da 3,50 euro a, addirittura, 10 euro. E i frutti sono esattamente gli stessi. Per il pane sorge il fenomeno della moda, di ciò che viene pubblicizzato e che fa parte del trend del momento: grano speciale, mille caratteristiche che, in sostanza, si traducono in prezzi veramente proibitivi. Latte e olio? “È aumentato anche a 12 euro”. Insomma, districarsi in questa giungla, dove l’obiettivo è risparmiare, è veramente una impresa da campioni. Ma non impossibile: “Spesso per la fretta non si fa tanto caso se non alla cassa con lo scontrino in mano”. Attenzione ai prezzi, quindi, e un consiglio molto utile non solo per evitare di arrivare a fine mese con l’acqua alla gola: “La frutta di stagione, per esempio, è buona e salutare. Ritornare un pò al passato, seguire meno le tendenze” che abbondano tra pubblicità e, di conseguenza, richieste. E le tradizioni? Per le feste panettoni, agnello e gamberoni, sembra, non possano mancare in pranzi e cene di famiglia. Puntare magari su altri prodotti, “una bistecca di cavallo per esempio, il costo è rimasto invariato” e lasciare i crostacei a chi problemi di conti e guadagni non ha. Per il dolce, un altro utile consiglio per la salute, ossia quello di evitare, magari, i prodotti importati poiché, per oltrepassare il mare e durare nel tempo, hanno ingredienti non consoni con la genuinità. Affidarsi, insomma, all’artigianato locale, al prodotto a km 0.









