Un Soru deciso e senza le sue pause, quello apparso nell’incontro di stamattina al Thotel. Preceduto dagli interventi di due sindache agguerrite, Romina Mura (già sindaco di Sadali, oggi parlamentare) e Barbara Pusceddu (sindaco di Sinnai), che hanno caldeggiato la candidatura alle primarie del Pd di Soru, ribadendo l’importanza dell’unità del partito, l’ex governatore si è espresso in modo sintetico ma efficacissimo.
Partendo da dati europei, ha descritto l’inequivocabile stato di arretratezza dell’Italia e soprattutto della Sardegna sul versante economico e culturale. Non c’è possibilità di riscatto se non si reagisce con determinazione con un’azione politica dentro i partiti, secondo Soru, perchè non si può più restare inerti di fronte ad un regresso altrimenti inarrestabile. La scuola e l’istruzione sono gli elementi sui quali fare leva se si vuole essere competitivi.
Deve prevalere il ‘noi’, perchè soltanto con l’unione delle forze si potrà riportare la nostra terra fuori dall’isolamento e farla così adeguare ai parametri europei. Soru ha evitato qualsiasi argomento che più specificatamente alludesse alle divergenze all’interno del Pd, rivolgendo l’attenzione prevalentemente su aspetti economici.
Una sala gremita di gente lo ha applaudito a lungo e molti suoi sostenitori lo hanno calorosamente salutato.
La corsa alle primarie del Pd che si svolgeranno il 26 ottobre prossimo è dunque aperta anche a Cagliari.













