Domusnovas, fabbrica di bombe più grande: via libera della Regione

No degli uffici dell’assessorato all’Ambiente alla procedura di Via: accelerata sul progetto della Rwm che fabbrica ordigni destinati all’Arabia Saudita, impegnata nel conflitto in Yemen teatro di massacri ai danni dei civili. Spano: “Atto dovuto. Ma sul piano politico siamo contrari”


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Gli uffici dell’Assessorato Ambiente hanno concluso l’istruttoria relativa all’intervento per il nuovo campo prove R140 presentato da RWM Italia nel territorio di Iglesias e, in applicazione della vigente normativa, hanno escluso un’ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale. Durante la seduta di oggi la Giunta ne ha preso atto e ha recepito in delibera le prescrizioni ambientali che condizionano gli interventi del progetto che comunque andrà sottoposto all’autorizzazione delle amministrazioni territoriali competenti.

“Gli Uffici lavorano secondo le disposizioni di legge e nell’autonomia dovuta a una struttura tecnica che abbiamo sempre rispettato. Sul piano politico però resta ferma la posizione già espressa dal presidente Pigliaru e da tutta la Giunta al Governo italiano nella nota inviata al presidente Conte”, afferma l’assessora della Difesa dell’ambiente Donatella Spano, che prosegue ricordando i passaggi della lettera tra cui le risoluzioni adottate dal Parlamento europeo a partire dal 2015: “Siamo assolutamente convinti che i diritti umani siano una priorità non negoziabile e il Parlamento europeo ha più volte evidenziato l’adozione dell’embargo di armi da parte dell’Europa nei confronti di un Paese come l’Arabia Saudita. La Germania ha già bloccato la vendita di armi al Paese e chiediamo al Governo italiano di fare altrettanto. Identificare la nostra meravigliosa Sardegna come luogo da cui partono le bombe è quanto di più negativo possiamo auspicare per la nostra popolazione. Riguardo ai posti di lavoro  –  conclude – abbiamo ripetutamente sollecitato, e continueremo a farlo, il Governo italiano e il Parlamento per una riconversione dell’intera produzione localizzata in Sardegna che tenga conto del mercato difensivo dei Paesi europei e dai nostri più stretti alleati”.


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