Certo sono andati all’incontro convocato da Fratelli d’Italia venerdì scorso, a sorpresa vista la situazione di tensione. Ma i sardisti del psd’az di Solinas non intendono cedere, e sono andati proprio per dirlo a chiare lettere, riassumendo la loro posizione in due concetti: il primo, nessuno può mettere veti ( a parte loro, evidentemente). La seconda, se la guida della coalizione non sarà sardista, salta il banco e ognuno andrà per conto suo, con la conseguenza – minaccia il presidente del partito Antonio Moro – che il centrodestra perderà le elezioni.
A quale titolo il partito sardo d’azione chieda di guidare la coalizione è difficile capirlo: nei sondaggi i sardisti sono in caduta libera così come il presidente Solinas, ultimo o fra gli ultimi governatori nel gradimento dei cittadini, i Trasporti e la Sanità, in mano ai sardisti, sono i due settori più disastrati in assoluto e dopo 5 anni di legislatura non c’è un risultato concreto e reale raggiunto.
Ma ai microfoni di Radio Giornale Radio Moro non lascia spazi per alternative alla guida sardista. “La partecipazione del Psd’Az è fondamentale per la coalizione: lo schema con solo la destra italiana non è mai stato accolto positivamente dai sardi”, ha precisato, riesumando il sempre efficace orgoglio sardista nonostante le elezioni i 4 mori le abbiano vinte con la Lega di Salvini. “Alla base dell’accordo programmatico con FdI c’è la guida sardista della coalizione. Se questo accordo viene meno, prenderemo altre decisioni con coraggio”, ha aggiunto.
Infine, sull’ipotesi di un’alleanza con Soru nessuna chiusura: prematuro parlarne, dice Moro, che però a quanto pare non esclude nulla, anche perché negli anni il Psd’az ha agilmente cambiato coalizione in base alle situazioni del momento.











